Nulla di fatto per la Roadmap al 2050. Il voto contrario della Polonia blocca il documento ma non gli obiettivi dei 26 stati membri che si sono dichiarati a favore di un futuro low carbon entro il 2050
Nonostante l’ok di 26 Stati Membri non è però stato possibile approvare il testo a causa del voto contrario della Polonia, che non ha accettato gli obiettivi di riduzione delle emissioni al 2030 affermando di non poter affrontare i cambiamenti richiesti visto che al momento il 90% della propria energia viene prodotta da centrali che sfruttano carburanti fossili. Appresa la notizia il Commissario per il Clima, Connie Hedegaard, ha dichiarato che nonostante la Polonia abbia nuovamente intralciato i negoziati per l’approvazione della Roadmap “questo non fermerà l’Europa nel procedere con la transizione ad un’economia a basso tenore di carbonio […]. La cattiva notizia è che la Polonia ha bloccato le conclusioni del Consiglio per la seconda volta – ha sottolineato il Commissario ricordando gli accadimenti del giungo scorso – La notizia buona e incoraggiante è che la Polonia è stato l’unico Paese a bloccare”, mentre i 26 hanno apertamente dichiarato di voler continuare nella riduzione e nell’abbattimento delle emissioni inquinanti in vista di un futuro green e di un’economia sostenibile.
Nonostante il nulla di fatto i 26 non si sono dichiarati completamente sfiduciati e commentando l’accaduto la Gran Bretagna ha affermato “Il risultato mostra che dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi per spiegare alla Polonia che lo spostamento verso un’economia a basse emissioni di carbonio fa parte della crescita a lungo termine dell’Europa,” ha dichiarato Ed Davey, Segretario all’Energia al cambiamento climatico in un comunicato confermando che tale decisione non modificherà i piani ambientali e anti inquinamento del paese, che continuerà a rodurre i consumi enengetici e le emissioni nocive.