Spunta una nuova bozza del pacchetto clima energia 2030: aumentato il target per le rinnovabili ma stanziati fondi per tagliare le emissioni
(Rinnovabili.it) – Le grandi industrie e i paesi più poveri dell’Est europeo potrebbero ricevere nuovi finanziamenti da Bruxelles per non mancare gli target climatici imposti a livello comunitario. Per ora si tratterebbe solo di un’indiscrezione trapelata in queste ore dall’esecutivo e raccolta dalle Reuters. L’agenzia di stampa riporta, infatti, la bozza di un nuovo documento per il pacchetto clima energia 2030 in base al quale potrebbero essere stanziati, nel prossimo decennio decine di miliardi di euro per portare a termine gli obiettivi. Secondo il documento, i leader europei starebbero esaminando una serie di misure volte a placare gli animi degli Stati membri più riluttanti alla nuova strategia ambientale, primo fra tutti la Polonia, la nazione Ue oggi più dipendente dal carbone.
La notizia preoccupa, ma non sorprende dal momento che più di una volta l’Europa ha dimostrato di dovere cedere alle pressioni nel settore energetico. Le proposte includono un fondo per finanziare l’innovazione e i tagli delle emissioni per utilities e produttori industriali, e uno per aiutare gli Stati a basso reddito a modernizzare i propri sistemi energetici. La “new innovation facility” sarebbe realizzata su un fondo simile al NER300 che ha raccolto circa 2 miliardi di euro per le energie rinnovabili e altre iniziative basse emissioni di carbonio con la vendita di 300 milioni di quote del sistema ETS. Separatamente, il “modernization fund” aiuterebbe a sovvenzionare gli investimenti a basse emissioni relative al settore energetico in nazioni come la Bulgaria e la Romania.
Il documento suggerisce anche l’estensione di un programma che offre quote a titolo gratuito nell’ambito del sistema ETS ad alcuni settori per aiutarli a far fronte con i prezzi più elevati dell’energia e dei concorrenti al di fuori dell’Unione. Infine il progetto mantiene il 40 per cento come obiettivo vincolante di riduzione delle emissioni, anche se tale cifra rimane tra parentesi, così come i target del 30 per cento per le energie rinnovabili e per il miglioramento dell’efficienza energetica.