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Ue: il Parlamento lancia l’allarme rifiuti alimentari

(Rinnovabili.it) – Il Parlamento europeo ha richiesto misure urgenti per la riduzione della mole di rifiuti alimentari. Ogni anno, dicono le statistiche, nelle case degli europei, nei supermercati, nei ristoranti e lungo la catena di approvvigionamento alimentare il 50% del cibo commestibile e sano viene sprecato. Per queste ragioni il Parlamento ha richiesto che si adottino al più presto misure e per dimezzare la mole di rifiuti alimentari entro il 2025.

Poichè gli sprechi sono stati rilevati a tutti i livelli, dalla produzione, trasformazione, distribuzione, ristorazione fino ai consumatori, i deputati richiedono una strategia coordinata che combinando misure a livello europeo e nazionale vadano a migliorare l’efficienza dell’approvvigionamento alimentare e i consumi in ogni settore al fine di contrastare gli sprechi.

Attualmente gli sprechi nell‘UE-27 ammontano ad 89 milioni di tonnellate all’anno (vale a dire 179 kg pro capite) e qualora non si adottassero misure sufficienti gli sprechi potrebbero aumentare del 40% entro il 2020, ovvero 126 milioni di tonnellate come si legge in uno studio appositamente redatto dalla Commissione. “La palla è ora nella metà campo della Commissione. Ci aspettiamo niente di meno che una strategia convincente che guiderà tutti i 27 Stati membri nell‘affrontare sistematicamente il problema” ha affermato il relatore Salvatore Caronna (S&D, IT). Un’ulteriore problematica da affrontare riguarderà l’aumento previsto della domanda di cibo, che farà crescere ulteriormente la necessità di non sprecare alimenti commestibili.

Informare sarà la chiave del successo? Per ridurre gli sprechi di cibo entro il 2025 sarà fondamentale organizzare campagne di sensibilizzazione sia a livello comunitario e nazionale per informare il pubblico e suggerire metodi per evitare gli sprechi di cibo. Gli Stati membri, si legge nella risoluzione presentata, dovrebbero introdurre corsi scolastici e universitari per spiegare come conservare, cucinare e utilizzare il cibo suggerendo di designare il 2014 “Anno europeo contro gli sprechi alimentari”.

Etichettature più chiare e imballaggi adeguati aiuteranno i consumatori a non acquistare cibi prossimi alla scadenza se non hanno la possibilità di consumarli a breve, in più le proposte evidenziano la necessità di obbligare i produttori ad evidenziare una etichetta con doppia data che indichi la scadenza entro la quale il prodotto può essere venduto e la data entro la quale il cibo può essere consumato.

Inoltre, si legge nella risoluzione, per consentire ai consumatori di acquistare solo la quantità di cibo di cui hanno bisogno, gli imballaggi per alimenti dovrebbero essere progettati per conservare meglio diverse quantità di alimenti, vendendo il cibo più vicino alla data di scadenza e i prodotti alimentari danneggiati  a prezzi scontati, per renderli più accessibili alle persone in difficoltà.

Le istituzioni pubbliche dovranno favorire i ristoratori responsabili Norme sugli appalti pubblici per la ristorazione e per il settore alberghiero devono essere aggiornate per assicurare che, ove possibile, gli appalti siano assegnati alle società di catering che utilizzano prodotti locali con politiche che permettano loro di  ridistribuire le rimanenze di cibo alle persone più povere o alle banche alimentari a titolo gratuito, piuttosto che procedere allo smaltimento permettendo anche il recupero degli alimenti invenduti.

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