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UE: alla COP19 sui cambiamenti climatici è urgente progredire

L’obiettivo dell’Unione europea sarà quello di ottenere dai negoziati un progresso equilibrato per l'azione sul clima. Appello per una più stretta cooperazione internazionale per accelerare il raggiungimento dell'obiettivo pre-2020.

UE: alla COP19 sui cambiamenti climatici è urgente progredire(Rinnovabili.it) – E’ tutto pronto per la diciannovesima Conferenza delle Parti (COP19) del’UNFCC, che si svolgerà a Varsavia, Polonia,  dall’11 al 22 novembre. In attesa della formale apertura dei lavori, l’Unione Europea presenta la propria posizione ufficiale e gli obiettivi prefissatisi per questo nuovo vertice sul clima. “Deve essere chiaro per tutti – spiega  Connie Hedegaard, Commissaria responsabile per l’Azione per il clima – che la conferenza di Varsavia non concluderà i negoziati sull’accordo climatico mondiale del 2015, rappresenterà però un incontro molto importante per progredire e gettare le basi per la conferenza di Parigi nel 2015”.

 

Ed è in questo contesto che Bruxelles fa sapere di mirare a confezionare un pacchetto equilibrato e concreto di decisioni. L’UE si aspetta che la conferenza di Varsavia faccia il punto sui progressi finora compiuti e pianifichi le mansioni da svolgere nel 2014, in modo da disporre di una bozza di progetto ben prima del maggio 2015. Preparare il terreno è la parola chiave su cui punterà dunque l’Unione durante le due settimane di negoziati, lavorando affinché venga formulato un calendario per la stesura degli impegni nel 2014 e una fase di valutazione che garantisca che, nel complesso, tali impegni siano abbastanza ambiziosi da mantenere il riscaldamento globale inferiore a 2 °C rispetto alla temperatura dell’epoca preindustriale. “A Varsavia  – ha aggiunto Hedegaard – dobbiamo concordare la preparazione di impegni forti in vista dell’accordo del 2015 e accelerare la riduzione delle emissioni per la seconda parte del decennio in corso. Tutti i paesi devono essere pronti ad assumere impegni chiari prima del vertice dei leader mondiali sui cambiamenti climatici indetto dal Segretario generale dell’ONU, Ban Ki-moon per il prossimo settembre”.

 

Oltre a voler un impegno comune da tutte le parti in causa per innalzare l’obiettivo pre-2020, Bruxelles si aspetta dei progressi in merito all’attuazione delle misure concordate in occasione delle precedenti sessioni: come affrontare le perdite e i danni causati dai cambiamenti climatici in paesi in via di sviluppo particolarmente vulnerabili; la questione dei finanziamenti per il clima e le norme dettagliate per attuare la seconda fase di impegno del protocollo di Kyoto, che copre il periodo 2013-2020.