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Tutti in marcia con il pallino del clima

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(Rinnovabili.it) – Scendere in piazza con unico pallino, il clima. Questo il leitmovit che accompagna queste giornate di mobilitazione nazionale in vista della COP 21 sul climate change. Dopo l’anteprima romana, tenutasi ieri in Piazza del Pantheon, si replica oggi, domani e dopodomani con una serie di venti lungo tutta la penisola. Le tre giornate sono state organizzate dalla Coalizione italiana per il clima (a cui aderiscono un centinaio di organizzazioni, tra cui Rinnovabili.it) con un duplice obiettivo: da una parte informare e sensibilizzare cittadini, studenti ed Amministratori in merito al valore della vertice Onu che si terrà a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre. Dall’altro stimolare una partecipazione attiva alla mobilitazione contro i cambiamenti climatici, preparare la Global Climate March, che il 29 novembre, alla vigilia dell’apertura dei lavori della COP21, si svolgerà in centinaia di piazze del mondo.

 

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La missione è una sola: coinvolgere il numero più alto possibile di persone affinché facciano pressione sui negoziatori climatici. In oltre 20 anni i negoziati sul clima non sono riusciti a produrre un accordo ambizioso ed equo che garantisca la tutela del pianeta dall’innalzamento della temperatura globale e giustizia climatica per tutti. L’appuntamento francese rappresenta l’ultima chance e per questo chi oggi scende in piazza chiede “che a Parigi venga sottoscritto un accordo vincolante per la riduzione dei gas serra e per rafforzare i territori più vulnerabili”.

Per partecipare basta controllare (qui) l’evento più vicino alla propria città: oggi la giornata sarà dedicata principalmente alla mobilitazione nelle scuole e nelle università, sabato 24 ottobre, ore 11:00 si terranno invece flash mob in tutta Italia, mentre domenica 25 ottobre una serie di iniziative locali.

 

“Noi abbiamo il pallino del clima  – spiega la Coalizione – perché ci riguarda, perché ridurre le emissioni di gas serra è possibile, perché crediamo nelle energie rinnovabili, perché i cambiamenti climatici hanno già colpito i più deboli, perché i cambiamenti climatici tra 10 anni potrebbero causare 50 milioni di profughi, perché ci si è inondata la cantina, perché lo scioglimento dei ghiacciai può sconvolgere il mondo. E tu?”

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