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TTIP, l’UE svende anche rinnovabili e clima

Trapelate altre pagine dell'accordo segreto: la posizione dell'UE va contro le attuali politiche su tutela dell'ambiente, rinnovabili e efficienza energetica

TTIP, l’UE svende anche rinnovabili e clima

 

(Rinnovabili.it) – Più che un cavallo di Troia, il TTIP si sta rivelando un attacco diretto e conclamato alle politiche europee su energia e ambiente. Nonostante le rassicurazioni dei negoziatori UE alla società civile, preoccupata per la segretezza con cui continua a essere portato avanti l’accordo sul commercio transatlantico, appena saltano fuori le carte ci si rende conto che i timori sono più che fondati. Era successo con il primo leak a inizio maggio: dalle 248 pagine di testi segreti trapelati, veniva fuori che la posizione dell’UE era decisamente morbida e accomodante. Oggi – mentre a Bruxelles inizia il 14° round negoziale – una nuova fuga di notizie conferma queste paure.

 

Cosa propone l’UE per il capitolo sull’energia

TTIP, l’UE svende anche rinnovabili e climaI testi trapelati due mesi fa fotografavano un quadro preoccupante: stop alle limitazioni per i residui di pesticidi nel cibo, porte aperte agli OGM, reintroduzione della sperimentazione animale per la cosmesi, nessuna tutela per le indicazioni geografiche, zero riferimenti all’accordo di Parigi sul clima, regole scritte gomito a gomito con le lobby dell’industria.

Un nuovo leak pubblicato oggi dal Guardian mostra che i negoziatori UE proporranno alla controparte americana un depotenziamento delle misure obbligatorie sul risparmio energetico e degli incentivi alle rinnovabili. Inoltre, la formulazione del capitolo sull’energia del TTIP prevede anche meno pressioni sulle misure di protezione ambientale contro l’estrazione di combustibili fossili, deforestazione e attività estrattive nei paesi in via di sviluppo.

 

Le conseguenze del TTIP

Se queste misure entreranno nell’accordo definitivo, il TTIP renderà di fatto più difficile per l’UE rispettare gli impegni presi sul clima. Per Paul de Clerck di Friends of the Earth queste politiche sono “in completa contraddizione con gli impegni dell’Europa per combattere i cambiamenti climatici. Il mercato europeo sarà inondato di prodotti energeticamente inefficienti e i consumatori e il clima pagheranno il conto. La proposta scoraggerà anche la promozione di eolico e solare”.

Rincara la dose il deputato dei Verdi europei Claude Turmes: “Queste proposte sono inaccettabili. Saboteranno la capacità dei legislatori UE di privilegiare rinnovabili e efficienza energetica rispetto alle fossili. È un tentativo di minare alla base la democrazia in Europa”.