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Trump sostituisce gli esperti dell’EPA con i lobbisti dell’industria

Svuotato il Consiglio dei consulenti dell’Agenzia ambientale USA. Trump licenzia 9 accademici su 18, sostituiti da individui provenienti dalle imprese

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(Rinnovabili.it) – Via gli accademici, dentro i lobbisti. È questo il contenuto della drastica misura adottata da Scott Pruitt, numero uno dell’EPA, l’Agenzia statunitense di protezione ambientale, che prosegue indefesso sul sentiero tracciato dal nuovo presidente Trump. Pruitt, il cui curriculum di negazionista climatico non incoraggia i pensieri migliori sul futuro dell’Agenzia, ha scelto di non rinnovare il mandato di 9 dei 18 membri del Consiglio dei consulenti scientifici. Si tratta di un gruppo di esperti, principalmente accademici, il cui ruolo è indicare all’EPA la precisione e la qualità del metodo di analisi che utilizza. Da oggi in poi, meta di loro dovranno fare le valigie, sostituiti da rappresentanti delle industrie che l’EPA dovrebbe regolare.

La presidente del Consiglio dei consulenti, Deborah Swackhamer, ha denunciato lo svuotamento della commissione: «Si tratta di persone che non sono state incaricate da Obama, sono di nomina scientifica. Sbarazzarsi di loro con una decisione politica è uno shock».

I membri licenziati hanno lavorato in questi anni su temi chiave come l’inquinamento dell’acqua, il cambiamento climatico e la sicurezza chimica. Al loro posto, verranno presi a bordo i lobbisti dell’industria. Sarà molto più difficile potersi fidare delle loro raccomandazioni sull’attività dell’Agenzia, poiché hanno certamente più interesse dei membri uscenti a che le normative emanate e le analisi condotte siano meno stringenti e vincolanti possibile.

 

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Scott Pruitt giustifica la sua scelta come un tentativo di avvicinamento tra universo scientifico e mondo produttivo, così che il Consiglio dei consulenti sia più disposto a capire l’impatto della regolamentazione sulle imprese che le devono rispettare. Una fiera del conflitto di interessi secondo la Swackhamer, perfettamente in linea con la missione di Pruitt e di Trump. Non a caso, l’amministratore dell’Agenzia ha ribaltato a marzo una decisione volta a vietare il chlorpyrifos, un pesticida largamente utilizzato e considerato dalla commissione di esperti come dannoso per i bambini e i lavoratori agricoli.

Fortunatamente, il gruppo per statuto apre i suoi meeting al pubblico. Chissà che qualcuno con le giuste competenze non decida di tenere sott’occhio le decisioni che dovrà prendere d’ora in avanti.