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Trump beffato, il tetto alle emissioni di metano resta in vigore

Il congresso vota contro la risoluzione voluta da Donald Trump per sfasciare la normativa di Obama sulle emissioni di metano. Esultano gli ambientalisti

emissioni di metano

 

(Rinnovabili.it) – Uno schiaffo in faccia per Donald Trump, una vittoria per l’ambiente, anche se la battaglia rimane lunga e faticosa. Il Senato degli Stati Uniti ieri ha respinto una risoluzione che avrebbe avuto l’effetto di revocare una norma voluta da Obama per limitare le emissioni di metano derivanti dalla produzione di petrolio e gas su terre federali. È un duro colpo per il suo successore, che aveva in animo di liberare il settore del fracking dai proverbiali lacci e lacciuoli che lo vincolano al rispetto della qualità dell’aria e della salute umana. Non solo, ma la risoluzione avrebbe impedito anche la promulgazione di altre normative con lo stesso obiettivo.

Il Congressional Review Act ha ricevuto solo 49 voti, mancando clamorosamente la maggioranza di 51 anche a seguito della pressione dei leader repubblicani sui congressisti.

Le lobby dell’oil&gas hanno fallito, nonostante avessero ricevuto ampi segnali di benevolenza dal presidente Trump. Le aziende avevano ribadito l’inutilità e il danno che un tetto alle emissioni di metano avrebbe arrecato al loro business, ma non tutti i repubblicani hanno sostenuto il provvedimento di revoca. A ispirare molti franchi tiratori, la clausola per la quale sarebbe stato troppo difficile in futuro riproporre simili norme.

A destare stupore è stato soprattutto il senatore repubblicano dell’Arizona John McCain, il la cui contrarietà ha convinto unendo colleghi come Lindsey Graham del South Carolina e Susan Collins del Maine.

 

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La legge, promulgata da Barack Obama durante le sue ultime settimane alla Casa Bianca, fa parte di un pacchetto ambientale approvato a fine mandato, quando il presidente può permettersi di tradire qualcuno dei grandi finanziatori sapendo che non dovrà più ricandidarsi. Con essa, è stato aggiornata una serie di norme vecchie di trent’anni sui fenomeni del flaring e del venting, cioè la combustione o lo sfiato del gas naturale generato dalla produzione di petrolio e di gas.

I gruppi ambientalisti, al contrario dell’industria e dei think tank pro fossili, hanno salutato il voto come una rara vittoria per l’ambiente dopo i diversi smembramenti della regolamentazione precedente ad opera dell’amministrazione Trump.