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Trump abbandona l’Accordo sul clima, ma l’America rimane

Accordo sul clima

 

 

(Rinnovabili.it) – Gli Stati Uniti terranno fede all’Accordo sul clima, con o senza la partecipazione di Donald Trump. Lo assicura il fronte compatto di città, Stati e aziende stelle e strisce che, all’indomani dall’annuncio del ritiro USA dal Paris Agreement, volta le spalle al proprio presidente. “Il governo americano può anche essersi tirato fuori dall’accordo, ma il popolo americano continuerà ad impegnarsi, e noi raggiungeremo i nostri obiettivi”, ha commentato l’ex sindaco di New York, Michael Bloomberg.

 

La decisione di Trump di tirarsi fuori dal primo patto climatico globale che il mondo sia mai riuscito a realizzare, cercando di rinegoziarne i termini per gli USA, ha attirato su di sé una condanna unanime sul piano internazionale. Il Segretario all’Energia Rick Perry ha tenuto ieri a precisare che, anche senza il Paris Agreeement, gli Stati Uniti manterranno il proprio impegno per l’ambiente fatto però, più che di limiti emissivi, di tecnologie energetiche di nuova generazione.

 

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Una scelta che appare, tuttavia, sempre più come una prova di forza piuttosto che una strategia politica realmente motivata, soprattutto se si considera la lassità insita allo stesso accordo sul clima: ogni paese può decidere in completa autonomia e senza obblighi di quanto tagliare le proprie emissioni e non sono previste contromisure per quelle nazioni che disattenderanno gli obiettivi.

 

Il fronte USA che rispetterà l’Accordo sul clima

Ma mentre il mondo politico e quello ambientale fanno sentire tutta la propria disapprovazione verso gli Stati Uniti, una fetta consistente del Paese è pronto a fare squadra per andare avanti con l’azione climatica. “Gli americani non hanno bisogno di Washington per soddisfare l’impegno di Parigi e non lasceranno che Washington li ostacoli”, ha continuato Bloomberg. “Questo è il messaggio che hanno inviato oggi sindaci, governatori e dirigenti d’azienda da ogni parte degli Stati Uniti”.

 

Il fronte anti-Trump conta già California, Colorado, Connecticut, Delaware, Hawaii, Minnesota, New York, Oregon, Pennsylvania, Rhode Island, Virginia, e Washington: ai primi di maggio avevano fatto recapitare al presidente una lettera affermando di essere “pronti, come capi di stato, a continuare a sostenere il raggiungimento degli attuali INDCs per il Paris agreement e, se possibile, andare oltre, più velocemente”. Stesso discorso per 25 grandi aziende statunitensi, tra cui Apple, Facebook, Gap, Inc., Hewlett Packard Enterprise, Intel Corporation, Mars, Microsoft, Morgan Stanley, National Grid, Schneider Electric e Unilever che hanno promesso di andare avanti, nonostante tutto.

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