Una mossa che porterebbe ad una rottura con la California che vuole attenersi a regole più severe, e ai 12 Stati che ne seguono l’esempio
Il mercato dell’automobile negli Stati Uniti si dividerebbe in due: veicoli inquinanti e meno inquinanti
(Rinnovabili.it) -Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump vuole abbassare i limiti sulle emissioni auto imposti dalla amministrazione Obama perché considerati “troppo alti”. Per il New York Times una proposta dei vertici dell’Epa sarebbe già pronta sulla scrivania di Trump per l’approvazione. Una decisione che punterebbe anche revocare alla California il diritto di stabilire i propri target sulle emissioni in base al Clear Air Act del 1970 per vigilare sul suo inquinamento atmosferico. “L’amministrazione Obama ha fatto supposizioni riguardo le norme che non concordano con la realtà e ha definito standard troppo alti”, è stato il commento di Scott Pruitt, il numero uno dell’Epa, il cui ruolo proprio in queste ore sarebbe in bilico. Pruitt avrebbe affittato un appartamento a meno di 50 dollari a notte (meno di un terzo del prezzo degli immobili simili nella zona), a Capital Hill, da un lobbista dell’energia e da sua moglie.
Il caso della California che impone le proprie regole nel campo delle emissioni “non significa che uno stato può dettare norme per il resto del Paese” aveva commentato Pruitt. Lo scenario che ora si prospetta è complicato: Xavier Becerrail, procuratore generale dello Stato della California, ha minacciato ricorso se il diritto riservato al suo Stato verrà cancellato. La battaglia legale potrebbe allargarsi visto che 12 Stati Usa, un terzo della nazione, seguono gli standard della California sulle emissioni delle auto. Le norme adottate nel 2012 per la revisione degli standard chiedevano alle case automobilistiche di raddoppiare il risparmio medio di carburante di nuove auto e camion, allineandosi alle 54,5 miglia per gallone entro il 2025. Se pienamente attuate, le regole avrebbero tagliato il consumo di petrolio di circa 12 miliardi di barili per tutto il ciclo di vita delle vetture coinvolte dalla normativa e avrebbero previsto una riduzione delle emissioni di biossido di carbonio di circa sei miliardi di tonnellate.
La scelta di Trump potrebbe dettare il retrofront su una delle regole più rigide adottate dal governo Obama per contrastare il cambiamento climatico. Proprio per questo lo scenario che si prospetta è ambiguo per gli Stati Uniti, il cui mercato dell’automobile potrebbero dividersi in due, uno più efficiente e meno inquinante, l’altro con regole più blande e con veicoli più inquinanti. Continua dunque l’impegno di Trump nel demolire le azioni poste in atto dall’amministrazione di Obama per combattere il riscaldamento globale. Il Clean Power Plan per limitare le emissioni di gas serra da impianti a carbone è già stato accantonato così come la partecipazione degli Stati Uniti agli storici Accordi di Parigi sul riscaldamento globale è stata già revocata. Mancava lo smantellamento delle regole per contenere le emissioni di anidride carbonica nel settore dei trasporti, in uno dei Paesi più responsabili del riscaldamento globale.