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Cina, tribunali ad hoc contro l’inquinamento. Ma mancano i giudici

In pochi anni sono cresciute le corti destinate specificamente a trattare casi di inquinamento. Ma le riforme hanno dimenticato la formazione dei giudici

Inquinamento nei tribunali della Cina mancano i giudici -(Rinnovabili.it) – I tribunali ambientali in Cina sono cresciuti negli ultimi anni. Da una manciata sono diventati circa 370, grazie a riforme istituzionali che hanno l’obiettivo di frenare l’inquinamento e dar vita ad una crescita più verde. Ma rimane un problema: sono vuoti. In linea con lo “stile” politico cinese, si è pensato a potenziare fortemente un pezzo del settore della giurisdizione ambientale, quello normativo, ma non si è investito sulle risorse umane. Ora il Paese si trova nella paradossale situazione di dover accelerare la formazione e il reclutamento dei giudici, in modo che dispongano delle competenze necessarie a far funzionare un sistema che per i prossimi anni resterà una scatola vuota. Le riforme della legislazione ambientale, infatti, oltre a portare ad un aumento delle cause, pongono una nuova serie di sfide ai giudici, molti dei quali non hanno le basi e le conoscenze tecniche per trattare la materia.

 

La Corte Suprema del Popolo recentemente ha istituito una corte nazionale per l’ambiente e le risorse, e il mese scorso ha annunciato la fondazione di un centro di formazione per i giudici. Una mossa che tenterà di aumentare la professionalità nella valutazione dei casi di inquinamento.

Il numero delle cause è ancora relativamente basso, dato che le nuove leggi ambientali iniziano soltanto adesso ad avere qualche effetto, ma le cifre sono destinate a crescere rapidamente nei prossimi tre anni. Prima del 2014 si erano registrati un centinaio di casi a sfondo ambientale di interesse pubblico. La nuova e più stringente normativa ha portato, però, soltanto durante l’anno passato, ad altre 100 cause legali.

 

Inquinamento nei tribunali della Cina mancano i giudici

 

«Si tratta comunque di numeri non molto alti», secondo Lin Yanmei, professore associato presso la Vermont Law School. Che tuttavia cresceranno più rapidamente rispetto alle risorse umane. Altri 300 giudici hanno ora ricevuto una formazione specialistica, 18 dei quali sono stati abilitati alla formazione. Inoltre, nuovi corsi di formazione in materia di diritto ambientale sono stati lanciati dai giudici Collegio Nazionale e dalle Università di Scienze Politiche e Giurisprudenza cinesi. Tuttavia, è un processo che richiede tempo: serviranno circa 5 anni per soddisfare le esigenze dei nuovi tribunali ambientali. Anche perché nel 2015 è entrata in vigore la nuova legge contro l’inquinamento, che prevede limiti più severi e sanzioni più pesanti. Si prospettano tempi duri per i pochi specialisti del settore, con un boom delle cause che non sarà facile assorbire.