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Tribunale boccia il ritorno del Giappone al nucleare

La Kansai Electric, prima utility del Paese nel settore del nucleare, voleva riaccendere i reattori. Ma per il tribunale i piani presentano troppi rischi

Tribunale boccia il ritorno del Giappone al nucleare

 

(Rinnovabili.it) – L’ingiunzione farà esultare gli ambientalisti e i cittadini che non vogliono tornare al nucleare dopo l’incubo di Fukushima. L’ha emessa un tribunale giapponese stamattina, impedendo il riavvio di due reattori a causa di preoccupazioni sulla sicurezza. Per il momento, dunque, la legge risponde così alle intenzioni del premier Shinzo Abe di tornare all’atomo già 4 anni dopo la crisi provocata da terremoto e tsunami.

Non è la prima volta, oltretutto, che una corte si oppone alla riapertura dei reattori gestiti dalla Kansai Electric Power, utility che più si affidava all’energia nucleare nel Paese prima dello shut down. Meno di un anno fa, era arrivato il primo stop. Stavolta l’imbeccata è venuta dai residenti di Takahama, la città giapponese presso cui sorge la centrale. I cittadini sostengono che i piani di riavvio dei reattori 3 e 4 sottovalutano i rischi di terremoto, non soddisfano gli standard di sicurezza più severi e mancano completamente di misure di evacuazione credibili.

 

L’Emittente pubblica NHK Television ha detto che la sentenza stabilisce che la sicurezza nello stabilimento della Kansai Electric  a Takahama non può essere assicurata e gli standard normativi «mancano di razionalità».

Frasi inquietanti e di denuncia, che pongono diversi interrogativi sulla intenzione del Giappone di ritornare nucleare in tempi brevi e senza le necessarie garanzie. I reattori, che si trovano sulla costa della prefettura di Fukui nella parte occidentale del Giappone, secondo le normative del regolatore sarebbero invece stati in grado di ripartire entro quest’anno. Invece la battaglia dei cittadini ha portato alla luce la scarsa accuratezza delle normative cui si appoggiano gli organismi di valutazione che devono sovrintendere al riavvio degli impianti. E fortunatamente, un tribunale si è detto d’accordo.

 

Kansai Electric ha dichiarato che presenterà ricorso, ma intanto i tempi del restart si dilateranno di qualche mese, o forse anno, e l’utility perderà centinaia di milioni di dollari per il quarto anno di fila dalla catastrofe di Fukushima.

Per Shinzo Abe, la ripresa economica passa per la sottile cruna del ritorno al nucleare. Ma forse, a questo punto, è meglio che vada a cercar fortuna in altri comparti.