Potenza è la nuova tappa del Treno Verde, che ha presentato la Green Station, progetto innovativo di rifunzionalizzazione dell'ex scalo merci in chiave green
(Rinnovabili.it) – Continua il viaggio del TrenoVerde di Legambiente, in viaggio verso Potenza per raccogliere i dati relativi allo smog e presentare l’innovativo progetto “Green Station”. L’annuncio del progetto di rifunzionalizzazione dell’ex scalo merci della Stazione di Potenza Superiore, realizzato in collaborazione con Ferrovie dello Stato, nasce con il proposito di promuovere lo sviluppo locale utilizzando le risorse naturali e ambientali in maniera più razionale.
Nasce così “Green Station”, il progetto di rifunzionalizzazione dell’ex scalo merci di Potenza Superiore in Centro per la Sostenibilità ambientale e presidio culturale e sociale con l’auspicio di diventare un luogo di quella che viene definita l’altra economia che lascia spazio all’allestimento di lavoratori di riciclo e riuso di materiali, di spazi espositivi e informativi che oltre a presentare i vantaggi dell’acquisto di prodotti a km 0 invita alla gestione razionale dei rifiuti e alla diffusione della pratica del baratto. Uno scalo merci che si trasforma in luogo di incontro e di scambio concentrato sulla sostenibilità e sostenuto dalla Fondazione con il sud attraverso il bando ambiente “Verso Rifiuti 0”.
“Potenza sarà il progetto pilota di diverse GreenStations in giro per l’Italia, all’insegna della valorizzazione degli spazi non presenziati all’interno delle stazioni, non più solo luoghi di arrivo e partenza ma luoghi di incontro e socialità, centri di servizio sociali e ambientali” ha dichiarato Legambiente ricordando che il progetto prenderà in esame diverse stazioni italiane che hanno bisogno di nuova configurazione in chiave sostenibile.
“Partiamo da Potenza per innescare un nuovo processo di economia solidale che tenga conto dell’eccezionale importanza dei beni comuni ambientali – dichiara Rossella Muroni, direttrice nazionale di Legambiente – Dalle stazioni d’Italia impresenziate, immenso patrimonio di questo Paese e dei territori, rilanciamo una visione ecologica della vita in cui anche il consumo quotidiano può divenire un concreto impegno per la riduzione di produzione di rifiuti, contro gli sperperi, uno strumento di incentivazione di produzioni sostenibili e qualitativamente migliori. Vogliamo contribuire alla creazione di una rete di “relazioni sociali” del territorio a partire da queste strutture che nei decenni hanno evocato spostamenti, speranza, sogni di vita migliore. La “green station” potrà ora essere un polmone solidale del territorio, un pezzo di economia che produca valori, come fiducia, capitale sociale, senso civico, solidarietà, assieme a valore economico e nuove opportunità”.