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Nuove regole per i test su strada, l’UE vuole archiviare il dieselgate

Nuove regole per i test su strada, Bruxelles vuole archiviare il dieselgate

Nuove regole per i test su strada, Bruxelles vuole archiviare il dieselgate

 

(Rinnovabili.it) – Regole più stringenti per i nuovi test su strada, più attenzione al particolato fine e nessun ritardo sull’entrata in vigore delle norme. Sono i punti principali del piano approvato ieri dall’Unione Europea riguardo le emissioni dei veicoli. Non è una svolta epocale, ma pur sempre un pacchetto di misure che avrà effetti sul miglioramento della qualità dell’aria. A poche ore dalla pubblicazione dei risultati della commissione d’inchiesta sul dieselgate, che ha inchiodato alle loro responsabilità tanto la Commissione quanto i paesi, sembra che il messaggio sia passato.

Lo scandalo emissioni ha rivelato che i test di laboratorio erano truccati non solo da Volkswagen, ma dalla maggior parte delle case automobilistiche. Le autorità nazionali (e gran parte di quelle europee) invece di vigilare hanno girato la testa dall’altra parte. Le nuove regole cercano di impedire che si possa ripetere un secondo dieselgate.

 

I test su strada vengono rafforzati. Oltre agli inquinanti tradizionali dovranno monitorare anche il particolato fine, emesso in gran quantità dalla nuova generazione di motori a iniezione diretta e responsabile ogni anno, secondo le statistiche, di migliaia di morti premature in tutto il continente. Le nuove norme regolano anche le partenze a freddo, durante le quali i motori emettono una quantità di inquinanti maggiore che in qualsiasi altra fase di attività. In tal modo l’UE cerca di intervenire sugli spostamenti brevi in ambito urbano. Le case automobilistiche sono poi obbligate a mettere a disposizione dei clienti tutte le informazioni sulle performance dei loro veicoli per quanto riguarda le emissioni.

Il pacchetto di norme entrerà in vigore nel settembre 2017 per tutti i nuovi modelli di auto e un anno più tardi sarà esteso a tutti i nuovi veicoli prodotti. Una tempistica che Bruxelles non ha modificato, nonostante l’industria dell’auto premesse per ritardarla almeno fino al 2019. “Le aziende dovrebbe già iniziare a progettare veicoli con minori emissioni di particolato e introdurre i filtri necessari sulle auto a benzina”, ha dichiarato la commissaria UE all’Industria Elzbieta Bienkowska.

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