Gli inquirenti della città di Stoccarda hanno multato la casa che produce componenti auto per aver messo a disposizione congegni in grado di alterare i test sulle emissioni.
I vertici di Bosch hanno annunciato che accettano la sanzione e non ricorreranno in appello
(Rinnovabili.it) – Bosch dovrà pagare una multa da 90 milioni di euro per aver permesso alle case automobilistiche che rifornisce, di utilizzare i propri software e componenti al fine di manipolare i test sulle emissioni. Ad annunciarlo sono i procuratori della città di Stoccarda, ormai da diversi anni alle prese con i processi nati dallo scandalo diselgate.
Secondo quanto riportato dagl’inquirenti, Bosch, il più grande produttore di componenti automobilistici al mondo, avrebbe fornito circa 17 milioni di strumenti tecnici, tra cui software di controllo per i motori che avrebbero permesso ai produttori di auto di manipolare i test sulle emissioni.
I vertici della società tedesca hanno annunciato che pagheranno la sanzione senza ricorrere in appello.
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La multa comminata a Bosch, seppur consistente, è considerevolmente inferiore agli importi versati dalle case automobilistiche coinvolte nello scandalo emissioni: solo nel 2017, Volkswagen patteggiò con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti un risarcimento da 4,3 miliardi di dollari. Una cifra salita a 27 miliardi di euro se si considerano i diversi procedimenti giudiziari conclusi dal 2015 in tutto il mondo.
Lo scorso Aprile, l’Agenzia Antitrust dell’Unione europea ha aperto un fascicolo d’indagine su Daimler, BMW e Volkswagen responsabili, secondo l’accusa, di essersi accordati per non concorrere con l’introduzione di nuove tecnologie catalitiche nel periodo 2006 – 2014. Un’accusa che, se venisse confermata, costerebbe alle case automobilistiche sanzioni miliardarie, fino al 10% del fatturato globale annuo.
Nel 2018, gli inquirenti tedeschi avevano multato VW per 1 miliardo di euro e l’affiliata Audi per altri 800 milioni nell’ambito di un ulteriore inchiesta riguardo i mancati controlli che hanno portato all’immissione sulle strade europee di migliaia di veicoli inquinanti. Secondo il quotidiano tedesco Der Spiegel, VW starebbe valutando se chiedere proprio a Bosch un risarcimento pari a 1 miliardo di euro, tuttavia l’indiscrezione non è stata confermata ufficialmente.
“Le relazioni con i clienti restando riservate – ha commentato un portavoce di Bosch – Il rapporto fornitore-produttore tra Bosch e Volkswagen dura ormai da decenni. Non potremmo immaginare una simile azione nei confronti di Bosch”.