Nasce per sensibilizzare i giovani di oggi al risparmio energetico e alla sostenibilità il progetto TESSI che unirà le scuole italiane a quelle slovene
(Rinnovabili.it) – Slovenia e Italia unite da un progetto di informazione sostenibile. E’ quanto emerge dalla presentazione del progetto TESSI – Teaching Sustainability across Slovenia and Italy, che ha come missione sensibilizzare i giovani per avvicinarli al risparmio energetico, alla gestione razionale dell’acqua e al riciclo dei rifiuti con la certezza che educando alla sostenibilità i giovani di oggi il futuro del pianeta sarà più verde. Pur confermando l’importanza della teoria il progetto, nel corso dei 36 mesi di durata, punta ad inculcare le buone pratiche di sostenibilità anche e soprattutto attraverso azioni concrete. L’iniziativa prenderà il via domani, 8 marzo, dal meeting dei partner a Trieste, nel campus di Padriciano di AREA Science Park.
Basandosi sulle tematiche affrontate e sui siccessi raggiunti dal progetto IUSES, simile ma incentrato esclusivamente sulla sensibilizzazione al risparmio energetico, TESSI seguendone le orme, si prefigge di ampliarne i contorni puntando non solo alle energie ma anche alla gestione dell’acqua, dei rifiuti e all’organizzazione della mobilità sostenibile. Rivolgendosi agli studenti delle scuole superiori della Slovenia occidentale, del Friuli Venezia Giulia e delle province di Ferrara, Ravenna, Venezia, Padova, Rovigo e Treviso il programma, oltre alla formazione degli insegnati, offre un kit didattico multimediale e interattivo. Alla fine del programma verranno premiate le scuole che dimostreranno di aver realmente cambiato approcci ottenendo benefici ambientali riscontrabili.
“Abbiamo analizzato criticità e potenzialità del contesto geografico con l’obiettivo di usarle come volano per raggiungere un’integrazione territoriale transfrontaliera equilibrata e sostenibile sul lungo periodo. Impareremo insieme a evitare lo spreco dell’acqua, diminuire il consumo energetico, aumentare l’uso delle fonti rinnovabili, ridurre le emissioni inquinanti” ha chiarito Fabio Tomasi, coordinatore europeo del progetto.