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Terzi: sostenibilità obiettivo primario

Lombardia“Pensare alla sostenibilità, alla tutela, al rispetto dell’ambiente è uno dei miei obiettivi principali, ma è un pensiero che tutti dovremmo porci”.

Così l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, durante il suo intervento al seminario tecnico di presentazione del ‘Progetto Riciclo del pannolino’, oggi a Palazzo Pirelli.

 

NUMERI IMPORTANTI CHE DEVONO FAR RIFLETTERE – Ogni anno in Italia si producono 32.000.000 di tonnellate di rifiuti, di cui il 3 per cento circa, pari a 900.000 tonnellate, deriva da prodotti assorbenti per la persona, (pannolini, pannoloni), i cosiddetti ‘Psa’.

In Lombardia si producono 150.000 tonnellate l’anno di rifiuti Psa, equivalenti al 5-6 per cento del contenuto del sacco nero e pari alla capacità di smaltimento di un inceneritore di medie dimensioni.

“Si tratta di numeri importanti, che fanno riflettere – ha commentato l’assessore Terzi – ma è anche importante interrogarsi su quanto può fare per l’ambiente ogni singolo cittadino, nelle piccole azioni quotidiane”.

 

IL PROGETTO FATER SUL RICICLO DEL PANNOLINO – Il progetto, ideato da Fater Spa, azienda leader in Italia nel mercato di prodotti assorbenti per la persona, costituisce il primo sistema, che consente di riciclare i pannolini per bambini, gli assorbenti femminili e prodotti per l’incontinenza usati, trasformandoli in materie prime seconde di elevata qualità, da inserire in differenti processi produttivi.

La proposta, già sottoposta a numerosi test, garantisce un tasso di recupero pressoché pari al 100 per cento delle frazioni teoricamente valorizzabili e un tasso di impiego effettivo del riciclo, dedotti gli scarti, dell’84 per cento.

Inoltre, l’analisi energetica delle emissioni di CO2 mostra che il processo di riciclo è carbon negative, cioè evita più CO2 di quanta ne genera.

 

I VANTAGGI PER I COMUNI, I RICICLATORI E L’AMBIENTE – Per i Comuni il sistema ridurrebbe gli attuali costi per conferimento in discarica o al termovalorizzatore, eliminerebbe i costi per il trattamento e contribuirebbe al raggiungimento dei target di riduzione dei rifiuti urbani biodegradabili. Per i riciclatori i vantaggi deriverebbero dai ricavi provenienti dalla vendita delle materie prime seconde e dai ricavi provenienti dal conferimento. Infine, sul fronte ambientale, se il sistema di riciclo fosse applicato in tutta Italia, si potrebbe eliminare il 3 per cento dei rifiuti solidi urbani, ossia l’equivalente di 3 discariche in meno l’anno.

 

I PILASTRI DEL NUOVO PGR – “Il ragionamento che muove il Piano di gestione dei rifiuti che Regione Lombardia si appresta a concludere come iter entro la fine dell’anno – ha continuato l’assessore – è basato sull’idea del riciclo di tutto ciò che può avere una seconda vita, e dell’utilizzo dello smaltimento come extrema ratio”. “Per quanto riguarda i Psa – ha puntualizzato – Regione Lombardia ha appena avviato una sperimentazione a Brescia, che coinvolge 282 famiglie che utilizzano pannolini lavabili e che ha dato buoni risultati. Il fatto però di avere avviato questa sperimentazione, nulla toglie alla possibilità di apprendere nuove metodologie, già impiegate in altre regioni”.

 

L’INTERESSE DI REGIONE LOMBARDIA – “I numeri presentati oggi – ha concluso Terzi – non fanno che confermare la teoria che investire nell’ambiente, poi porta anche a un ritorno economico.

Regione Lombardia non può che essere interessata a questo tipo di progetto, siamo sempre aperti a intraprendere una collaborazione, in particolare quando si parla di prodotti, di tecnologie e di innovazioni tutte italiane, nate dal territorio”.

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