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Terre rare: Ue, Usa e Giappone di nuovo alla carica

(Rinnovabili.it) – L’Unione Europea, gli Stati Uniti e il Giappone hanno richiesto la convocazione di un gruppo, nell’ambito dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), per risolvere le controversie con la Cina dopo non essere riusciti a metter fine alle restrizioni sull’export in tema di terre rare. Pechino, infatti, impone una serie di dazi e divieti alle esportazioni che stanno limitando l’accesso a questi prodotti per le aziende fuori del gigante asiatico. Misure che per i grandi mercati occidentali e quello del Sol Levante sta comportando una sensibile distorsione del mercato. Le tre potenze avevano però fatto un buco nell’acqua con la prima denuncia, lanciata congiuntamente a marzo di quest’anno.

“Le restrizioni sulle terre rare e su altri prodotti stanno violando gli impegni assunti dalla Cina e continuano a falsare in modo significativo i mercati globali a svantaggio delle nostre imprese”, ha commentato il commissario Ue al commercio Karel De Gucht in un comunicato stampa. “Ci dispiace non ci rimanga altra scelta che risolvere questo problema attraverso il contenzioso”. Dopo la denuncia di marzo, le parti hanno discusso tra loro per trovare una soluzione, ma ha commentato De Gucht la risposta cinese non è stata soddisfacente. “Abbiamo avuto delle consultazioni con loro, non ci hanno portato da nessuna parte”, ha detto a margine di una conferenza a Bruxelles. “Il passo successivo è stato quello di chiedere un panel e lo abbiamo appena fatto e abbiamo appena fatto”.

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