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Termovalorizzatori , 15 Regioni dicono sì ma ad alcune condizioni

Bonaccini: “è un parere condizionato a emendamenti e osservazioni per l’integrazione tra i piani regionali e quello nazionale"

Termovalorizzatori , 15 Regioni dicono sì ma ad alcune condizioni(Rinnovabili.it) – Parere favorevole di 15 Regioni su 20 al Decreto  Termovalorizzatori, il provvedimento attuativo dello “Sblocca Italia” finalizzato alla realizzazione di nuovi inceneritori sul territorio italiano.

Il 24 settembre la Commissione ambiente-energia della Conferenza Stato-Regioni aveva esaminato e bocciato il provvedimento che è tornato, con qualche modifica ieri nuovamente sul tavolo di discussione tra potere centrale e potere locale. Solo un giorno prima gli ambientalisti avevano presentato le proprie rimostranze nei confronti di un testo che cambia solo apparentemente la sostanza. Ma forse tanto è bastato per convincere 15 regioni su 20 a dare il proprio assenso al decreto (i cinque contrari sono stati Lombardia, Marche, Umbria, Abruzzo e Molise). Tuttavia, spiega è il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, al termine della seduta “E’ un parere condizionato a emendamenti e osservazioni per l’integrazione tra i piani regionali e quello nazionale”.

 

Il nuovo decreto della presidenza del Consiglio dei ministri individua otto nuovi inceneritori definiti “strategici” da realizzare nel nostro Paese: tre al centro (Umbria, Marche e Lazio), due al sud (Abruzzo e Campania) e tre nelle isole (due in Sicilia e uno in Sardegna).

Rispetto a questo punto “l’accoglimento degli emendamenti “è condizione al parere favorevole”, laddove si “prevede che la ricognizione effettuata dal governo sui nuovi impianti abbia carattere ricognitorio, che sia soltanto una fotografia della situazione secondo il fabbisogno all’attualità, ma che le decisioni sulla realizzazione degli impianti e la pianificazione spettino alle Regioni attraverso i rispettivi piani di gestione” il tutto “in considerazione del trend di crescita della raccolta differenziata”.

 

Per quanto riguarda la frazione organica, la richiesta è che “venga posta fine alla telenovela infinita sulla natura giuridica dei rifiuti della frazione organica trattata con biostabilizzazione”. Il presidente Bonaccini ha anche ribadito la richiesta dell’istituzione di una ‘Cabina di Regia’ già in precedenza chiesta dalle Regioni.