Si attenua la percezione da parte dei cittadini del rischio ambientale a livello locale; unico dato in crescita l’attenzione verso i consumi idrici
(Rinnovabili.it) – Che posto hanno i temi ambientali nelle preoccupazioni degli Italiani? Secondo l’ultimo rapporto ISTAT un posto tutt’altro che di riguardo se si considera che, nel 2012, solo il 45% della popolazione si è dichiarata “molto” o “abbastanza” interessata a tali tematiche. A fare la differenza sono anche le regioni di appartenenza se si considera che la quota di cittadini che si interessa all’ambiente è più ampia al Settentrione (il 51% nel Nord-Est e il 50% nel Nord-Ovest), mentre il Mezzogiorno risulta ancora svantaggiato da questo punto di vista (38,1%) e il Centro si colloca lievemente al di sotto degli standard nazionali (43,4%).
Ad influire su queste percentuali potrebbero essere soprattutto le modalità d’informazione: secondo il documento 85 cittadini su 100 lo fanno seguendo programmi televisivi e radiofonici, 54 su 100 leggendo i giornali, mentre aderiscono ad iniziative delle associazioni ambientaliste solo tre italiani su 100. Un dato emerge su tutti: dal 1998 al 2012, si è attenua la percezione da parte dei cittadini del rischio ambientale a livello locale; i timori legati alla vicinanza all’abitazione di impianti potenzialmente nocivi risultano leggermente calati in questi 15 anni, fatta eccezione per i ripetitori radio-TV e telefonici che, nel 2012.
A livello globale invece, le preoccupazioni della popolazione si indirizzano soprattutto verso l’inquinamento atmosferico (indicato dal 52% dei cittadini), la produzione e lo smaltimento dei rifiuti e i cambiamenti climatici (entrambi 47%), l’inquinamento delle acque (38%). Rispetto al 1998, la propensione della popolazione ad adottare comportamenti attenti all’ambiente cresce solo lievemente, ad eccezione della quota di individui attenti al risparmio di acqua (dal 54% al 68%).