L’Anci e le associazioni di categoria hanno chiesto al Governo un intervento d’urgenza per scongiurare una situazione di empasse per la gestione dei rifiuti
(Rinnovabili.it) – Ancora problemi per il settore italiano dei rifiuti. Come spiega l’Anci, la nuova criticità riguarderebbe la TARES, ovvero il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, e nel dettaglio lo slittamento al mese di luglio della scadenza della prima rata del nuovo tributo. La decisione secondo l’Associazione starebbe determinando una grave crisi di liquidità che, “oltre a pregiudicare un servizio indispensabile per i cittadini, mette a rischio la sopravvivenza delle imprese del settore e, conseguentemente, la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali”. L’associazione che ripresenta i Comuni italiani, insieme alle organizzazioni di Categoria delle imprese private e pubbliche del settore – FISE Assoambiente e Federambiente – e quelle Sindacali – FIT Cisl, FP CGIL, UIL Trasporti e FIADEL – ha inviato una lettera al Governo per esortare un intervento urgente sulla questione.
Perchè lo slittamento della TARES preoccupa
La richiesta è che vengano mantenuti per il 2013 gli attuali regimi di riscossione del servizio di gestione dei rifiuti (TARSU, TIA1 e TIA2) e assicurare così le entrate riferite ai servizi pubblici indivisibili. Il rischio, secondo le associazioni firmatarie della missiva, è che tale slittamento possa determinare, in una situazione già palesemente critica un concreto rischio di blocco dei servizi. Sono già numerosi, infatti, i segnali di crisi incombente che pervengono da diverse realtà territoriali e “in assenza di un immediato intervento in materia, – fa saper l’Anci – le Associazioni hanno preannunciato forme di mobilitazione e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica”.