Dal Cdm il via libera al decreto per il risanamento ambientale e la continuità produttiva dello stabilimento. Prevista l'assunzione dell'Aia come vincolo legge
Il decreto prevede l’assunzione dell’Aia come vincolo legge. L’Aia diventa parte integrante del decreto per consentire la piena attuazione delle prescrizioni contenute (art. 1 comma 1). L’autorizzazione integrata ambientale prevede sostanzialmente una riduzione della produzione di acciaio (da 15 milioni a 8 milioni di tonnellate l’anno), l’obbligo di presentare entro due mesi il progetto di copertura dei parchi e un piano per monitorare e tutelare la salute dei cittadini.
A decorrere dall’entrata in vigore del decreto la società è immessa nel possesso degli impianti e avrà la gestione e la responsabilità della conduzione degli impianti. È autorizzata a proseguire la produzione e la vendita per tutto il periodo di validità dell’Aia. La società è anche tenuta a rispettare pienamente le prescrizioni dell’autorizzazione ambientale (art. 1 comma 2). Il decreto inoltre stabilisce che i provvedimenti di sequestro e confisca dell’autorità giudiziaria non impediscono all’azienda di procedere agli adempimenti ambientali e alla produzione e vendita secondo i termini dell’autorizzazione. La società manterrà la gestione e la responsabilità della conduzione degli impianti dello stabilimento di Taranto, anche ai fini dell’osservanza di ogni obbligo di tutela sanitaria e ambientale (art. 2).
Il decreto introduce inoltre, la figura del Garante della vigilanza sull’attuazione degli adempimenti ambientali e di tutte le altre disposizioni del decreto, che sarà nominato con un successivo provvedimento. Il Garante acquisirà dall’azienda, dalle amministrazioni e dagli enti interessati le informazioni e gli atti ritenuti necessari, segnalando al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Ambiente le eventuali criticità riscontrate nell’attuazione del risanamento e dell’Aia e potrà proporre le misure idonee, tra le quali anche provvedimenti di amministrazione straordinaria. Ogni sei mesi il Ministro dell’Ambiente riferirà alle Camere lo stato di attuazione dell’Aia e del piano di ambientalizzazione.