Un nuovo progetto europeo EUROC2C CARPETCHAINS ottiene filati e basi per asfalto dai vecchi tappeti rendendo la produzione industriale più sostenibile e amica dell'ambiente
Per dare un volto green al comparto il progetto europeo EUROC2C CARPETCHAINS (“Towards closed loop chains in Europe”) ha organizzato un programma di restituzione e riciclo dei tappeti in collaborazione con produttori e imprenditori del settore della pavimentazione e aziende di raccolta e lavorazione dei rifiuti.
“Per chiudere il ciclo di produzione, è essenziale essere in grado di recuperare e lavorare i vecchi tappeti”, dice Marco van Bergen, della Desso, l’azienda che coordina il progetto. “Tradizionalmente, il settore della produzione dei tappeti ha funzionato in modo lineare – materie prime vergini sono trasformate in filati, base e altri elementi usati per fare i tappeti. Più tardi, alla fine della sua vita, i tappeti smaltiti vengono semplicemente gettati negli inceneritori, nelle fornaci per il cemento o nelle discariche”.
Il problema dei tappeti è il consumo di materiali sintetici, prodotti con derivati del petrolio e dai combustibili fossili e quindi inquinanti. “Inoltre – dice van Bergen – stiamo vivendo in un mondo con risorse limitate dove l’economia lineare del ‘prendi, fai e getta via’ è insostenibile. Esiste un modo migliore: riformare le aziende in modo che i prodotti siano fatti per essere fatti nuovamente in modo circolare come si vede in natura”.
Grazie alla collaborazione di un particolare macchinario vengono selezionati i tappeti gettati via che vengono suddivisi in base al filato. “Per farlo usiamo uno speciale analizzatore quasi a infrarosso” spiega van Bergen, in grado di separare il filato dalle altre fibre sintetiche e provvedere al riciclo reintroducendo i materiali nella nuova catena di produzione. Oltre al filato la Desso riesce a recuperare la base di bitume dei tappeti che viene riutilizzata nella realizzazione di strade e tetti.
“Continuiamo a sviluppare l’istallazione pilota”, dice van Bergen. “Gli ulteriori miglioramenti comprenderanno un potenziamento dell’efficienza e aggiungeremo ulteriori fasi di purificazione, ma in definitiva crediamo di poter commercializzare questa tecnologia nel medio termine”.