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Sviluppato dal siero di latte il packaging salva-freschezza

(Rinnovabili.it) – Per ridurre gli sprechi alimentari e proteggere i cibi in modo che non perdano i nutrienti l’Unione europea ha messo a disposizione un finanziamento che da settembre sta portando avanti una ricerca  alla scoperta di un nuovo biomateriale. Sfruttando le proteine del siero del latte il team di ricercatori ha sviluppato un nuovo film multifunzionale che può essere commercializzato su scala industriale, mettendosi così in concorrenza con i prodotti da imballaggio a base di derivati petrolchimici.  Il risultato ha quindi portato alla produzione del Wheylayer (‘Whey protein-coated plastic films to replace expensive polymers and increase recyclability’– un film plastico derivato dalle proteine del siero del latte rivestito con polimeri ad alta riciclabilità) che ha ricevuto sovvenzioni per un totale di 2,5 milioni di euro grazie al 7° programma quadro dell’Ue.

Oltre a garantire benefici ambientali il nuovo packaging assicurerà ai prodotti alimentari la messa al sicuro da ossigeno, umidità e contaminazione sia chimica che biologica, che garantiranno una più lunga conservazione dei prodotti.

Gli attuali metodi di produzione di packaging utilizzano per lo più polimeri a base petrolchimica come l’ethylene vinyl alcohol (EVOH) e la German Society for Packaging Market Research ha dichiarato che più di 640 chilometri quadrati di materiali composti da EVOH verranno prodotti e utilizzati entro il 2014 in Germania.

Commentando i risultati dello studio, Markus Schmid del Fraunhofer Institute for Process Engineering and Packaging IVV tedesco ha dichiarato: ‘Siamo riusciti a sviluppare una formulazione dalle proteine ​​del siero che può essere utilizzata come materia prima per una pellicola. E abbiamo anche sviluppato un processo economicamente sostenibile che può essere utilizzato per produrre i film multifunzionali su scala industriale”.

Per sviluppare il film dal siero di latte la squadra tedesca ha prima purificato il siero sia dolce che acido, ottenendo un prodotto di elevata purezza, proteine filmogene adatte ad essere lavorate. Le proteine hanno inoltre dimostrato, a seguito di test, di essere resistenti alle sollecitazioni meccaniche con la possibilità per le aziende effettuare semplici modifiche agli impianti qualora volessero passare alla produzione del biomateriale.

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