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Survival: “WWF complice della deforestazione in Camerun”

Survival WWF complice della deforestazione in Camerun 2

 

(Rinnovabili.it) – L’accusa è grave, perché denuncia la copertura, da parte del WWF, delle operazioni di deforestazione potenzialmente illegali condotte in Camerun dal Gruppo Rougier, una compagnia del legname francese.

A criticare la partnership tra le due realtà è Survival International, ONG che difende i diritti dei popoli indigeni. Secondo Survival, non sarebbe stato chiesto alcun permesso ai pigmei Baka, che vivono nella zona sudorientale del Camerun, per tagliare alberi in un’area di foresta vasta 600 mila ettari. Eppure la società tra i suoi impegni ha inserito il rispetto dei «diritti legali e consuetudinari delle comunità indigene Baka».

In uno studio di Greenpeace del 2005, si legge che le numerose compagnie europee dedite al commercio di legname africano «hanno acquisito diritti di taglio su aree che vanno dai 10 mila ai 500 mila ettari». La superficie in cui sta operando Rougier sarebbe invece, denuncia Survival, «superiore a quella permessa dalla legge camerunense».

Il WWF, interrogato da Rinnovabili.it, ribatte che «secondo le analisi di WWF Francia la compagnia ha utilizzato a lungo due concessioni in aree che sono inferiori rispetto a quella stipulata e gestito altre aree secondo accordi legali con l‘amministrazione forestale. L’azienda stessa afferma di agire seguendo il quadro normativo e di aver condotto attività di consultazione e coinvolgimento con la popolazione locale».

La maggior parte delle attività forestali delle imprese europee nel continente nero, stando al rapporto di Greenpeace, «non rispetta i requisiti minimi del prelievo sostenibile: ossia la sostenibilità economica», che consiste nella «capacità di mantenere inalterata nel tempo la capacità produttiva della foresta in una concessione».

 

Survival WWF complice della deforestazione in Camerun 4Rougier è stata anche denunciata nel 2002 dall’organizzazione Friends of the Earth per le sue attività in Camerun, spiega Survival: tra queste vengono elencate «fissazione illecita dei prezzi, deforestazione illegale al di fuori di una concessione, abbattimento di più alberi di quanto non fosse autorizzato ed esportazione illegale di legname raro».

La collaborazione tra WWF e gruppo Rougier è testimoniata da un comunicato dell’anno scorso, in cui la branca francese dell’associazione dichiara che «WWF Francia e Gruppo Rougier lavoreranno insieme in una collaborazione strategica di tre anni che si concentra sulla promozione della silvicoltura sostenibile in Africa e catene di fornitura responsabile in Europa».

«Se dovessero servire ulteriori prove del fatto che il WWF è più interessato ad assicurarsi il denaro delle aziende piuttosto che proteggere realmente l’ambiente, ecco qui – ha dichiarato il direttore generale di Survival, Stephen Corry – Il linguaggio assurdo che ha utilizzato per cercare di nascondere questa collaborazione con un’impresa del legname non dovrebbe ingannare più nessuno, e la dice lunga sulla natura di questa partnership».

Il bacino del Congo è una realtà complessa – ribatte il WWF – dove ci sono forti speculazioni private sul taglio delle foreste, organizzazioni criminali che mettono in piedi sistemi di bracconaggio per uccidere specie protette, e collusioni con il terrorismo. Quel che può percepire chiunque vada in questi luoghi è una grande collaborazione fra il WWF e i Baka, che vogliono proteggere le loro foreste, la loro identità culturale e che lo fanno con orgoglio».

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