Allo sciogliersi dei ghiacciai del Polo Nord è corrisposto un aumento della superficie ghiacciata dei mari del Polo Sud, lo rivela lo studio di un istituto belga
Mentre il ghiaccio marino del Polo Nord si è ridotto notevolmente nel corso degli ultimi tre decenni gli scienziati hanno sottolineato che contemporaneamente il ghiaccio marino del polo sud è cresciuto. “Il paradosso è che il riscaldamento globale porta ad un maggiore raffreddamento e alla crescita del ghiaccio marino in giro per l’Antartide”, ha dichiarato Richard Bintanja, ricercatore climatico al Royal Netherlands Meteorological Institute di Utrecht. Bintanja e i suoi colleghi dimostrano che una maggiore fusione della calotta glaciale antartica – che sta perdendo massa ad un ritmo di 250 miliardi di tonnellate all’anno – è stato probabilmente il fattore principale che ha determinato il piccolo, ma statisticamente significativo, aumento del ghiaccio marino nella regione. I ghiacciai sciogliendosi formano sulla superficie del mare uno strato di acqua dolce che si gela facilmente. Durante i mesi invernali lo strato di acqua dolce si trasforma in ghiaccio portando la superficie dei ghiacci che circondando l’Antartide ad una superficie massima di 19 milioni di km/q, maggiore della stessa superficie del continente.
Analizzando le condizioni del ghiaccio, temperatura e salinità nel periodo compreso tra il 1985 e il 2010 i ricercatori hanno potuto rendere pubblica la considerazione alla base dello studio.