Creato il gruppo di lavoro per attuare il programma di riduzione dei rifiuti alimentari. In un anno si possono ricuperare 2 milioni di tonnellate di cibo dall’agroindustria e 300mila tonnellate da commercio e distribuzione
(Rinnovabili.it) – L’Italia segna il primo passo nel progetto nazionale contro lo spreco alimentare. E’ stato infatti lanciato ieri, al Ministero dell’Ambiente, il gruppo di lavoro che si occuperà di attuare la strategia italiana di riduzione dei rifiuti alimentari. Ogni anno i consumatori dei paesi ricchi sprecano tanto cibo quanto, quasi, quello che viene prodotto nell’Africa Subsahariana, con una media a persona di tra i 95 e i 115 kg di rifiuti alimentari. Anche l’Italia purtroppo fa la sua parte. Secondo i dati presentati dalla Coldiretti ogni italiano ha buttato nel bidone della spazzatura ben 76 chili di prodotti alimentari durante l’anno passato. I numeri dello spreco alimentare nel nostro Paese sono inaccettabili.
Dati confermati anche dal Rapporto 2013 sullo spreco domestico dell’Osservatorio Waste Watcher, secondo cui ogni famiglia italiana butta in media circa 200 grammi di cibo la settimana. In un anno si potrebbero recuperare in Italia 1,2 milioni di tonnellate di derrate che rimangono sui campi, oltre 2 milioni di tonnellate di cibo dall’industria agro-alimentare e più di 300mila tonnellate dalla distribuzione (dati Last Minute Market); evitare tali inutile perdite potrebbe portare ad un risparmio complessivo di circa 8,7 miliardi di euro.
“Queste cifre – sostiene il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando – dimostrano come buttare il cibo sia un oltraggio all’uomo e all’ambiente che dobbiamo cominciare a combattere con serietà e concretezza. Prevenire lo spreco non è soltanto un’occasione da cogliere per redistribuire risorse a chi ne ha più bisogno ma rappresenta anche un modo per combattere lo sperpero inutile di risorse naturali, fra cui terra, acqua ed energia, utilizzate nei diversi anelli della filiera: dal campo fino alla tavola”.
Nel “board” coordinato da Andrea Segrè fondatore e presidente di Last Minute Market e promotore della campagna europea “Un anno contro lo spreco”, saranno presenti lo scienziato Vincenzo Balzani, la regista Maite Carpio, attiva nella solidarietà e fondatrice dell’onlus Agenda Sant’Egidio, l’attore Giobbe Covatta, da sempre impegnato in iniziative di solidarietà, la scrittrice Susanna Tamaro, in prima linea nella battaglia contro lo spreco, e Robert van Otterdijk, team leader della campagna internazionale Save Food della Fao (l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione).
“A testimonianza del valore che viene riconosciuto a questa nostra iniziativa, – continua Orlando – segnalo con piacere l’immediata adesione della Fao nella figura del team leader di Save food, una delle campagne internazionali più importanti. La strategia per contrastare lo spreco alimentare è parte integrante del Piano nazionale di prevenzione dei rifiuti che abbiamo presentato in ottobre e si inserisce anche nel filone delle iniziative che il ministero dell’Ambiente legherà all’Expo2015 di Milano”.
Il gruppo di lavoro coordinerà le attività che porteranno al Piano nazionale per la prevenzione degli sprechi di cibo, attivando una Consulta – composta da enti, associazioni, organizzazioni e tutti gli attori della filiera agroalimentare – a cui spetterà il compito di elaborare proposte e buone pratiche.
“Con il board istituito dal Ministro ci faremo garanti di questa strategia”, spiega il coordinatore del Gruppo di lavoro Andrea Segrè. “La Consulta darà vita agli stati generali di prevenzione dello spreco che saranno convocati entro il mese di gennaio. In questa mobilitazione sarà anche istituita una Giornata nazionale contro lo spreco alimentare in sintonia con il Protocollo mondiale contro lo spreco del World Resource Institute e con la richiesta dell’Europarlamento di istituire l’Anno europeo contro lo spreco alimentare. Possibilmente già nel 2015, in coincidenza con l’Expo”.