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Strasburgo dice no a due OGM resistenti agli erbicidi tossici

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(Rinnovabili.it) – Il rischio per la salute è troppo alto per dare il via libera alle importazioni di mais OGM resistente agli erbicidi. È il giudizio contenuto nella risoluzione votata ieri da 435 eurodeputati contro 216 (34 gli astenuti) che, sebbene non sia vincolante, sconsiglia caldamente alla Commissione di aprire un flusso commerciale per prodotti contenenti mais DAS-40278-9. La risoluzione parte dalle evidenze di ricerche indipendenti, che hanno sottolineato la pericolosità del diserbante 2,4D – prodotto dal colosso Dow Chemicals – a cui il mais OGM è resistente, per il sistema endocrino e lo sviluppo dell’embrione.

Inoltre, eurodeputati hanno accolto le lamentele di molti stati membri, critici nei confronti della procedura di autorizzazione della Commissione Europea. Il trimestre di consultazioni preliminare al via libera, sarebbe stato caratterizzato da una carenza di informazioni, condivisione di dati insufficienti, dichiarazioni contraddittorie e pessima pianificazione dei test.

 

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In un’altra risoluzione, adottata con 425 voti a 230 e 27 astensioni, i membri del Parlamento Europeo hanno chiesto a Bruxelles di non autorizzare nemmeno prodotti a base di cotone geneticamente manipolato. Il cotone GHB119, proprio come il mais, favorirebbe l’impiego di erbicidi rischiosi, come quelli a base di glufosinato ammonio (cui il GHB119 è resistente) in tutto il mondo. Erbicidi classificati come tossici per il sistema riproduttivo.

«Accogliamo con favore l’atto di responsabilità dei deputati europei – dichiara Federica Ferrario, responsabile agricoltura sostenibile di Greenpeace – Ancora una volta, viene respinto un modello agricolo perdente e insostenibile. Il glufosinato presto dovrebbe uscire dalle sostanze autorizzate nell’Unione Europea, pertanto sarebbe stato contraddittorio autorizzare l’importazione di prodotti che lo contengono. E anche il 2,4D non è acqua fresca».

Ferrario guarda anche alla partita che riguarda gli OGM da coltivare: «Terremo alta l’attenzione, perché a breve Bruxelles potrebbe forzare l’approvazione per altri tre mais, nonostante la vasta contrarietà degli stati membri».

 

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La proposta della Commissione UE sul commercio di OGM consentirebbe a qualsiasi stato membro dell’Unione di limitare o vietare sul suo territorio la vendita e l’uso di alimenti o mangimi geneticamente modificati ma approvati dall’Europa. Ma il Parlamento si è opposto nell’ottobre 2015 anche a questo tentativo di sbloccare lo stanno annoso che affligge il sistema di autorizzazione degli alimenti transgenici. I deputati hanno evidenziato le criticità di una simile legge, che potrebbe rivelarsi impraticabile o portare alla reintroduzione dei controlli alle frontiere tra i paesi pro e anti-OGM. Bruxelles è stata quindi invitata a presentare una nuova proposta.

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