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Da oggi stop ai veicoli diesel nel bacino padano

Le nuove limitazioni al traffico prevedono lo stop dei mezzi Euro 3 in Veneto, Lombardia e Piemonte e Euro 4 per l'Emilia Romagna

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In Europa molte città allineate nella lotta ai veicoli diesel più inquinanti

 

(Rinnovabili.it) – A partire da oggi lunedì 1 ottobre entrano in vigore i nuovi limiti alla circolazione per i vecchi veicoli diesel in Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte. Lo rendono noto gli Assessori regionali all’Ambiente delle suddette regioni, convinti che la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente siano una priorità delle Regioni del bacino padano per un’aria più pulita e che la qualità dell’aria vada oltre i confini amministrativi: “Quelle al via il primo ottobre – si legge nella nota diffusa – rappresentano già risultati avanzati di questo lavoro di area vasta che vogliamo portare a completo compimento”. Si tratta in realtà della seconda tranche di misure antismog concordate con il Ministero dell’Ambiente a livello di bacino padano, un territorio che da solo produce il 50% del Pil nazionale e nel quale vivono 23 milioni di persone; l’obiettivo al 2020 è rendere omogenee le norme e le misure applicate nel territorio.

 

Nel dettaglio, in questa fase l’accordo prevede la limitazione alla circolazione fino al 31 marzo 2019 dei mezzi Euro 3 in Veneto, Lombardia e Piemonte e Euro 4 per l’Emilia Romagna. Lo stop si applica in alcune fasce orarie dei giorni feriali nelle aree urbane dei comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti (ma dotate di un adeguato servizio di trasporto pubblico locale) e ricadenti in zone presso le quali risulta superato uno o più dei valori limite del PM10 o del biossido di azoto. Con l’obiettivo di estendere il blocco a tutti i veicoli diesel Euro 4 (anche se dotati di filtro antiparticolato) entro il 2020 e alle Euro 5 entro il 2025. Per i trasgressori sono previste multe fino a 658 euro.

 

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Nella lotta ai veicoli diesel molte città europee sembrano già allineate a voler sgomberare dalle strade le auto più inquinanti. Se a Bruxelles, grazie a una legislazione entrata pienamente in vigore lo scorso 1 settembre, chiunque sia trovato alla guida di diesel Euro 0 ed Euro 1 viene punito con una multa di 350 euro, a Barcellona, invece, nei giorni feriali è vietata la circolazione a qualsiasi auto che superi i 20 anni, anche qui nel tentativo di ridurre la congestione e migliorare la qualità dell’aria. In Germania a febbraio un tribunale tedesco ha stabilito che le città sono libere di vietare le auto più vecchie, disposizione confermata a maggio che ha conferito alle città la possibilità di poterlo fare immediatamente. Un tribunale di Lipsia, invece, ha disposto che città come Amburgo, Francoforte e Stoccarda possano vietare la circolazione a tutte le automobili non Euro 6; dei 15 milioni di diesel in circolazione sul territorio tedesco, solo 2,7 milioni sono Euro 6.

Così come indicato dall’Agenda 2030 dell’Onu, le misure assunte dalle regioni del bacino padano si inquadrano in un’azione di grande responsabilità verso un modello di sviluppo più sostenibile, nella quale è richiesta la partecipazione attiva dei cittadini: “Per riuscirci – dicono gli Assessori – è fondamentale la collaborazione dei cittadini: ciascuno, con i propri comportamenti quotidiani, può fornire un grande contributo per il futuro delle nostre comunità. Nessuno deve sentirsi escluso: la salute, la qualità della vita e dell’ambiente dipendono dalle scelte di ciascuno di noi”.