Un'ordinanza della Capitaneria di Porto ha stabilito che dal prossimo luglio il flusso delle navi da crociera nella Laguna di Venezia sarà regolato da un algoritmo
L’applicazione dell’algoritmo dovrebbe portare già dal primo anno ad un taglio del passaggio dei giganti del mare del 10-15%
(Rinnovabili.it) – Arriva uno stop alle Grandi Navi di Venezia: dal prossimo luglio infatti il flusso delle navi da crociera che potranno navigare nella laguna più famosa del mondo tra lo stupore di chi assiste alla scena da Piazza San Marco, sarà regolato da un algoritmo. Lo stabilisce un’ordinanza della Capitaneria di Porto secondo cui “la gestione della mitigazione al transito delle grandi navi da oggi può basarsi su una disciplina che, sfruttando un approccio innovativo, introduce nuovi parametri e limiti rispetto a quelli dell’attuale regime di “autoregolamentazione”.
Questo algoritmo dovrà portare già a partire dal primo anno dalla sua applicazione ad un taglio del passaggio di questi giganti del mare del 10-15%. Percentuale che dovrebbe aumentare progressivamente nel corso del tempo. Poiché in Italia non esistono delle vere e proprie regole che limitino la dimensione delle navi passeggeri, la Capitaneria di Porto si è impegnata nello studio di nuove modalità di intervento per calmierare il numero di navi che si muovono indisturbate in quell’area. Il risultato è stato proprio questo algoritmo scientifico che prende in considerazione fattori che impattano sulla laguna, oltre al tonnellaggio delle imbarcazioni. Si tratta infatti di elementi come la massa di acqua spostata dalla carena, il tipo di propulsore o il carburante con minore percentuale di zolfo. I limiti che porterà questo algoritmo faranno riferimento a dei parametri tecnico-scientifici “non opinabili”, come sottolineato dalla Guardia costiera e il principio di mitigazione terrà conto dei “fattori di impatto” e soprattutto del “valore di soglia misurabile”.
Oltre al limite esistente delle 96 mila tonnellate, le navi di stazza superiore alle 40 mila tonnellate potranno passare nella Laguna di Venezia solo se l’algoritmo darà il disco verde. L’ordinanza della Capitaneria di porto si ispira al “Venice Blue Flag”, l’accordo siglato dal Comune di Venezia insieme all’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico e alle compagnie di navigazione operanti in laguna, in base al quale le navi devono seguire degli accorgimenti in materia di impatto ambientale. Le compagnie di crociera si impegnano a far funzionare i motori principali e ausiliari delle loro navi con combustibile per uso marittimo con tenore di zolfo non superiore allo 0,1 % in massa e questo non solo all’ormeggio, ma anche durante la navigazione e le fasi di manovra all’interno dell’area portuale di Venezia. Obbligo esteso dal 2018 anche per i rimorchiatori durante le operazioni legate al transito delle navi.
La questione Grandi Navi è sempre attuale, tuttavia, nonostante le numerosissime richieste da parte di associazioni, società civile e comitati, si attende ancora il via libera per la creazione di una percorso alternativo a quello tradizionale che vede il passaggio delle navi tra San Marco e Giudecca. Nel frattempo quindi le compagnie marittime si erano autoregolamentate, cancellando la tappa di Venezia per le navi di maggior stazza (i due o tre esemplari più grandi).