Il Ministero sta lavorando a due grandi leggi per dire stop alla plastica
(Rinnovabili.it) – “L’avevamo promesso subito, fin dal primo giorno, e ci siamo: il 4 ottobre il ministero dell’Ambiente diventa plastic free!”. Inizia così il post che il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha pubblicato ieri su Facebook, soddisfatto per la strada intrapresa, una “piccola grande rivoluzione” come l’ha definita lui, volta ad azzerare l’uso e il consumo della plastica attraverso alternative più pulite e rispettose dell’ambiente. Nel palazzo di via Cristoforo Colombo a Roma, sede appunto del Ministero, le misure adottate riguardano l’installazione di dispenser di acqua alla spina e la sostituzione dei prodotti all’interno dei distributori.
La Plastic Free Challenge (vedi video sotto, ndr) era partita lo scorso 5 giugno in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente; nata per rendere il Ministero plastic free, è stata poi estesa anche ad altre realtà. “Da quando abbiamo lanciato la sfida – si legge nel post FB del Ministro Costa – ci sono arrivate centinaia di adesioni: comuni, regioni, università, prefetture, associazioni, catene di supermercati, piccole isole… un’onda che si sta propagando anche nelle case di ciascuno di voi”. Sarebbero in tanti, infatti, a sfruttare i social networks per raccontare la propria trasformazione plastic free, un’operazione che al Ministro piace e che spera possa perpetrarsi anche in futuro.
Nel suo post, Costa ribadisce il suo impegno per dire stop alla plastica e informa che il Ministero sta lavorando a due grandi leggi per la riduzione della plastica monouso e degli imballaggi: “Una sarà pronta entro un paio di settimane e ci piacerebbe chiamarla SalvAmare e di fatto anticipa la direttiva europea contro la plastica monouso. L’altra prevede agevolazioni sia per gli imprenditori che scelgono di ridurre gli imballaggi sia per i consumatori che riempiranno il carrello con prodotti più sostenibili, e per questa abbiamo già trovato i fondi. Serve l’aiuto di tutti, di ciascuno di noi, a tutti i livelli, perchè l’Ambiente non ha colori e non ha steccati politici”.
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