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Contro lo spreco di cibo “Rifletti-Mangia-Risparmia”

Tre team di giovanissimi studenti provenienti da Francia, Messico e Regno Unito sono stati premiati dall’ONU per i loro sforzi nella lotta agli sprechi alimentari

Contro lo spreco di cibo
I vincitori del secondo premio: il team Sullivan Grow and Appreciated

 

(Rinnovabili.it) – Almeno un terzo del cibo prodotto ogni anno viene perso o sprecato; ben 1,3 miliardi di tonnellate di derrate alimentari che finiscono nella spazzatura con grandi problemi umanitari, ambientali e finanziari connessi. In questo scenario un ruolo importante lo giocano le scuole; basti pensare che nella sola Inghilterra, ad esempio, gli istituti scolastici gettano via ogni anno intorno alle 123.000 tonnellate di cibo, con una perdita economica di ben 250 milioni di sterline. Negli Stati Uniti ogni studente è invece in media responsabile di uno spreco di 67 chili di prodotti alimentari. Ed è pertanto proprio a loro che si è rivolto il contest ONU, parte della campagna Rifletti-Mangia-Risparmia, mirato a ridurre di un terzo  il problema in questione. All’iniziativa hanno risposto in tanti: 470 scuole e gruppi di studenti provenienti da quasi 80 paesi.

 

Sotto l’ala dell’UNEP e in collaborazione con la FAO, il concorso ha selezionato i migliori progetti pensati e realizzati dai giovanissimi sul tema della lotta allo spreco alimentare, premiando Francia, Messico e Gran Bretagna. “L’affluenza è stata davvero buona e questo dimostra come la questione stia a cuore alla gente di tutto il mondo, a prescindere dal ceto sociale”, ci spiega Lucita Jasmin, responsabile della campagna a UNEP. “Le osservazioni da parte degli studenti – dalle elementari all’università – offrono un ricco ventaglio di idee e possibili soluzioni che devono ora essere scelte, promosse e replicate in scala in tutte le scuole ed organizzazioni”. I gruppi di lavoro guidati da Julie Tasse (Francia), Ana Borges (Messico) e Catherine Brogan (UK) sono stati considerati dalla giuria come i più efficaci, creativi e popolari sui social network.

 

1° Premio (5.000 dollari) – Julia Tasse, leader del team What The Food

What The Food ha sviluppato un prototipo di applicazione che collegherà gli studenti con i ristoranti intorno a campus e scuole per permettergli di pianificare i pasti migliori direttamente con i fornitori e ridurre così gli sprechi. Il gruppo ha anche intervistato i ristoratori per comprendere meglio le cause dietro allo spreco alimentare e realizzato attività di sensibilizzazione.

 

2° Premio (3.000 dollari) – Ana Borges, leader del team Sullivan Grow and Appreciated

Il gruppo misurato rifiuti e ha lavorato con gli alunni abituati a lasciare cibo nel piatto per cambiare il comportamento, dando questi stessi studenti alcuni semi per la coltivazione di ortaggi nel giardino della scuola in modo da poter comprendere il lavoro e le risorse necessarie per la produzione di cibo.

 

3° Premio (2.000 dollari) – Catherine Brogan, leader del team  Eat My Words

Il gruppo ha utilizzato performance creative, come il Poetry Slam, parole e musica, per diffondere in modo più efficace il loro messaggio, impiegando alimenti “salvati” dallo spreco per creare piccoli buffet.