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Spreco alimentare, galeotte sono le scadenze?

Spreco alimentare, galeotte sono le scadenze?

 

(Rinnovabili.it) – La dicitura obbligatoria “Da consumarsi preferibilmente entro”, riportata sui prodotti edibili, potrebbe essere la causa della grande quanti di rifiuti alimentari europei e potrebbe ben presto essere eliminato su alcuni prodotti di lunga durata. Questo quanto emerso da un documento redatto da Svezia e Paesi Bassi e preparato per la riunione dei ventotto ministri dell’Agricoltura questo lunedì. I rifiuti alimentari nel mondo occidentale sono divenuti un tema scottante a causa delle ovvie implicazioni ambientali e umanitarie. Uno studio prodotto lo scorso anno ha evidenziato  che  fino alla metà del cibo prodotto nel mondo è sprecato in parte a causa dei metodi di raccolta, immagazzinamento e trasporto, ed in parte per colpa di rivenditori irresponsabili e del comportamento dei consumatori. Il rapporto che verrà discusso oggi, all’interno del Consiglio Europeo dell’Agricoltura, sostiene che l’etichettatura  in molti paesi dell’Unione stia addirittura aggravando il problema.

 

Ecco perché il documento richiede alla Commissione europea di vagliare la possibilità di eliminare le tradizionali etichette di scadenza dai prodotti a lunga durata. Il rapporto, che può contare anche sull’appoggio di Austria, Danimarca, Germania e Lussemburgo, sostiene che lo spreco alimentare abbia una dimensione sociale, ambientale ed economica. “La necessità di ridurre le perdite alimentari e lo spreco di cibo è strettamente legata anche al principio che tutti nel mondo abbiano diritto ad una alimentazione adeguata”. A spiegare come sia possibile applicare una simile misura, senza nuocere in alcun modo al consumatore, è la Coldiretti che ricorda come il Termine Minimo di Conservazione (TMC) sia stato introdotto a garanzia dei acquirenti anche se differisce dalla data di scadenza vera e propria. “Il TMC riportato con la dicitura ‘Da consumarsi preferibilmente entro’ indica – sottolinea la Coldiretti – la data fino alla quale il prodotto alimentare conserva le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione. Cioè indica soltanto la finestra temporale entro la quale si conservano le caratteristiche organolettiche e gustative, o nutrizionali, di un alimento, senza con questo comportare rischi per la salute in caso di superamento seppur limitato della stessa”.

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