La tecnica è stata già utilizzata per “innaffiare” i bordi di strade, ferrovie e terreni agricoli nel nord della Cina
(Rinnovabili.it) – Per la Repubblica Popolare è nuovamente tempo di ricorrere alle biotecnologie per affrontare i problemi ambientali. Arriva infatti direttamente dall’Accademia Cinese delle Scienze, un nuovo approccio tecnico per combattere l’avanzare della desertificazione. Chunxiang Hu dell’Istituto di Idrobiologia dell’Accademia sta studiando uno spray batterico a base di cianobatteri fotosintetici con cui “innaffiare” i terreni coltivati minacciati dalle tempeste di sabbia. Cresciuti all’interno di stagni, i microorganismi vengono trasportati nel deserto ogni 2-3 giorni e spruzzati su zone verdi ai margini del deserto o su particolari aree in cui sono state interrate piante adatte al clima arido; i cianobatteri formano dei filamenti appiccicosi che mantengono le particelle del terreno al loro posto e impedendo loro di essere spazzate via dal vento. Inoltre grazie essenzialmente alle reazioni chimiche del loro metabolismo, assorbono carbonio dall’atmosfera e forniscono la materia organica di cui il suolo ha bisogno per essere fertile e produttivo.
L’approccio di Hu ha potuto mostrare che, dopo otto anni di sperimentazione, le dune trattate con lo speciale spray batterico avevano sviluppato una crosta biologica spessa quasi a 1 centimetro sul loro lato ombroso in grado di migliorare la qualità del terriccio; sul lato soleggiato, invece, la crosta appariva due volte meno spessa. Lo scienziato ha spiegato come la tecnica sia utilizzata attualmente per puntellare i bordi di strade e ferrovie nel nord della Cina, nonché i margini di oasi e terreni agricoli. Il suo team ha in programma di seminare 133 chilometri quadrati nei prossimi cinque anni.