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Spine di cactus contro i versamenti di petrolio in mare

Spine di cactus contro i versamenti di petrolio in mare(Rinnovabili.it) – Madre natura  si conferma ancora una volta il miglior ingegnere  esistente al mondo. Un team di ricercatori dell’Accademia Cinese delle Scienze di Pechino, ha sviluppato un nuovo modo per rimuovere l’olio dall’acqua, utilizzando un design biomimetico. Nell’articolo pubblicato sulla rivista Nature Communications, il team descrive come, ispirandosi alle spine dei cactus, siano riusciti a realizzare piccoli coni modulari che  potrebbero essere utilizzati con successo per ripulire i versamenti di petrolio in mare, soprattutto per quella parte oleosa che forma microscopiche goccioline con l’acqua precipitando invece di galleggiare sulla superficie.

 

Le piante di cactus, spiegano i ricercatori, si sono evolute in un modo unico per riuscire a sottrarre l’acqua di cui necessitano dall’atmosfera; le minuscole spine coniche che sporgono dal corpo permettendo la condensazione dell’acqua  su di esse e a causa della loro forma unica la tensione superficiale dell’acqua fa sì che le goccioline siano spinte verso la base della spina, dove sono assorbite dai pori della pianta.

A partire da questo modello i ricercatori hanno creato spine artificiali su rame e altri materiali sintetici che svolgono essenzialmente la stessa funzione, in questo caso però attirando lungo la loro forma conica l’olio. Per catturare le piccole goccioline oleose, la squadra ha collegato delle spine di rame ad una struttura centrale flessibile realizzando una sorta di “pelle di cactus” sintetica. Queste spine artificiali sono lunghe mezzo millimetro e sembrano in grado di separare circa il 99% del petrolio ancora mescolato con l’acqua.

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