(Rinnovabili.it) – Migliorare i controlli servirà a ridurre significativamente le spedizioni illegali di rifiuti. Lo ha comunicato la commissione Ambiente ricordando che ha in programma un progetto di norme comunitarie che richiederanno agli Stati Membri dell’Unione europea di bloccare le spedizioni illegali di rifiuti all’interno e all’esterno dell’Ue.
Queste regole, informalmente concordate con i ministri dell’UE, dovrebbero colmare le lacune giuridiche e aumentare il numero delle ispezioni. Gli Stati membri dovrebbero così includere nelle loro ispezioni un numero minimo di controlli fisici, dando agli ispettori più poteri.
Il progetto di regolamento sulle spedizioni di rifiuti (Waste Shipment Regulation -WSR) mira a rafforzare le disposizioni di controllo della legislazione esistente inserendo requisiti più forti sulle ispezioni nazionali e di pianificazione. Gli Stati membri sarebbero così tenuti a effettuare valutazioni dei rischi per i flussi e le fonti di spedizioni illegali di rifiuti specifici e a stabilire le priorità nei piani di ispezione annuale concedendo agli ispettori il potere di esigere le prove di presunte esportazioni illegali di rifiuti.
“Troppi Stati membri stanno trascinando le cose e non stanno svolgendo le ispezioni in tempo reale né i controlli sulle spedizioni illegali di rifiuti dai loro territori. Sebbene il regolamento sulle spedizioni di rifiuti richieda che tutti i rifiuti esportati al di fuori dei paesi OCSE debbano essere trattati in modo ecologicamente corretto per proteggere i cittadini e l’ambiente, le ispezioni hanno dimostrato che circa il 25% delle spedizioni di rifiuti all’interno dell’UE non sono conformi con il regolamento”, ha specificato il relatore Bart Staes (Verdi / ALE, BE). L’accordo, negoziato con la Presidenza greca del Consiglio, è stato approvato con 48 voti a favore, nessun contrario e 8 astensioni.
Seguendo il regolamento gli Stati saranno obbligati a redigere annualmente una relazione dettagliata evidenziando i risultati delle ispezioni, le informazioni sulle misure esecutive e le eventuali sanzioni applicate.
Il testo sarà messo ai voti del Parlamento durante la sessione plenaria di Strasburgo del 14-17 aprile, con la possibilità di applicare il nuovo regolamento dal 1 ° gennaio 2016.