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Sostenibilità ambientale e sociale nella Regione Lazio: la ricetta Avenali

Con 7 leggi di sua iniziativa approvate in Consiglio regionale, la consigliera Cristiana Avenali si ricandida per proseguire il lavoro per una regione green, dalla mobilità sostenibile alla filiera corta

 Foto Avenali_Orti Urbani (1)

 

 

(Rinnovabili.it) – “Alla festa per i 30 anni di #Fiab Ruotalibera  – una delle associazioni federate della Fiab, Federazione Italiana Amici della Bicicletta – ho portato in regalo la #legge regionale sulla #mobilitanuova”, festeggia così su Twitter Cristiana Avenali, consigliera regionale PD uscente e candidata al Consiglio Regionale del Lazio alle prossime elezioni del 4 marzo. È lei la prima firmataria della legge sulla mobilità nuova, presentata nel 2014 e approvata a dicembre 2017, alla vigilia dell’approvazione da parte del Parlamento della legge quadro sulla ciclabilità. Una legge, quella regionale, che dovrebbe invertire la rotta nel Lazio promuovendo l’intermodalità, quindi la possibilità di abbinare agli spostamenti a motore e trasporto pubblico, quelli su bici.

 

Una realtà che se in Europa ha preso piede già da tempo, in Italia e soprattutto nel Centro Sud, tende ad essere una pratica virtuosa ancora sconosciuta ai più. Oltre all’intermodalità la legge regionale prevede la diffusione di zone 20 e 30, che limitano quindi la velocità per i veicoli a 20/30 km orari su strade particolarmente strette o pericolose. Per cambiare le abitudini dei cittadini della Regione Lazio bisogna cercare di diffondere uno sguardo nuovo, più aperto: la legge incoraggia gli spostamenti casa-scuola-lavoro su due ruote e le forme di mobilità collettiva come car pooling, car sharing e bike sharing.  È importante puntare per esempio sui “Bici bus” pratica virtuosa per far conoscere ai più piccoli, in modo divertente, che non esiste solo la macchina per andare a scuola o per fare una gita fuori porta. Uno degli scopi della legge è proprio quello di far crescere nei cittadini questa consapevolezza, sapendo che la bici deve invece entrare nella nostra quotidianità. “Si tratta di una rivoluzione culturale che deve partire dai piccoli per poi toccare tutti, con la consapevolezza che tra i benefici più grandi c’è quello di contribuire alla riduzione delle emissioni, tema caldo proprio in questo momento”, dice la consigliera Avenali a Rinnovabili.it.

 

“Abbiamo visto che nel Lazio la promozione dell’incentivo per l’acquisto di bici pieghevoli è stato un successo ed è diventato oggi strutturale. Per questo l’intenzione è quella di estenderlo anche alle bici elettriche”, prosegue Avenali. Altro ambito di grande interesse è quello del cicloturismo, un modo per rilanciare il territorio in modo sostenibile. Nella legge si parla infatti del recupero di vecchi sentieri e ferrovie dismesse in ciclovie. Un esempio nel Lazio è quello della ferrovia dismessa Mandela Sambuci, dove le associazioni della Valle dell’Aniene stanno realizzando attività come camminate e pedalate per riutilizzare questi spazi in disuso, permettendo a tutti di avere accesso a percorsi e bellezze del posto. E poi i target di mobilità che vanno a premiare quei comuni che introdurranno misure per diminuire il traffico motorizzato privato. “Certo, le criticità e i punti critici ci sono: le infrastrutture sono ancora poche e frammentate ma la legge punta anche a realizzare e completare quelle esistenti, lavorando molto sul tema della sicurezza”, dice Cristiana Avenali.

 

 

La voglia di rilanciare economia ed occupazione difendendo ambiente e diritti della consigliera Avenali, che ha ricoperto dal 1999 al suo ingresso in Consiglio regionale il ruolo di Direttrice di Legambiente Lazio, riguarda anche altre sei leggi di sua iniziativa approvate, come quella sulla filiera corta, che prevede l’apertura di nuovi mercati anche nei parchi del Lazio per valorizzare prodotti del territorio, stagionali e no Ogm. E se i polmoni verdi delle città diventano oggi strumenti sempre più importante, il Lazio è la prima regione ad aver attuato la legge nazionale sulla promozione degli spazi verdi urbani dando indirizzo ai comuni per realizzare giardini pensili e coperture a verde per valorizzare il paesaggio. La stessa legge approvata ha istituito la Festa dell’Albero all’interno della quale la Regione Lazio ha donato solo quest’anno più di 2500 piante a scuole, comuni e associazioni, per far sì che il verde cresca dappertutto.