La richiesta dei ricercatori è di regolamentare meglio le sostanze chimiche nella plastica
(Rinnovabili.it) – Visto l’ordine di grandezza, potrebbe sembrare una questione di lana caprina. Tuttavia, sulla quantità di sostanze chimiche nella plastica è utile mettere i puntini sulle “i”. L’ha fatto un nuovo rapporto condotto da scienziati europei e finanziato dal Consiglio norvegese per la ricerca, che ha rivisto al rialzo le cifre fornite di recente dal Programma ambientale delle Nazioni Unite (UNEP). Gli additivi presenti nei prodotti a base di plastica non sarebbero 13 mila, bensì 16 mila.
Una parte significativa di questo numerone potrebbe rappresentare rischi per la salute umana e l’ambiente. Per questo, lo studio sottolinea l’urgente necessità di affrontare l’inquinamento da plastica, che genera circa 400 milioni di tonnellate di rifiuti ogni anno in tutto il mondo.
Le sostanze chimiche aggiunte ai polimeri possono infatti migrare nell’acqua e nel cibo, sollevando preoccupazioni per la sicurezza dei consumatori. Ogni prodotto ne può contenere dalle centinaia alle migliaia, con un effetto cumulativo non trascurabile.
La controparte sostiene che non bisogna concentrarsi solo sui rischi delle sostanze. Un parametro da tenere in considerazione è l’effettiva esposizione, secondo l’industria. Se è vero che una moltitudine di additivi viene utilizzata nella produzione – è la tesi – potrebbe non essere un grande problema se il contatto umano con essi avviene in lassi di tempo contenuti. Alla base di questa visione c’è una posizione precisa sulle scelte politiche. Ed è: non limitare la produzione, ma concentrarsi solo sul riciclo. Idea non condivisa dai ricercatori, che sostengono invece la necessità di affrontare il problema alla radice.
Il rapporto europeo sottolinea quindi la necessità di maggiore trasparenza riguardo alle sostanze chimiche presenti nelle plastiche, inclusi i materiali riciclati. Attualmente, solo il 6% delle sostanze chimiche plastiche è regolamentato a livello internazionale. C’è quindi un ampio margine per miglioramenti nella vigilanza e nella responsabilità.