(Rinnovabili.it) – E’ Zurigo la città europea ad aver messo in campo le migliori pratiche contro l’inquinamento. A lei infatti va il primo posto della classifica Sootfree Cities, iniziativa lanciata da Friends of the Earth Germany e dall’EEB (European Environmental Boreau). Sootfree Cities ha passato al setaccio le politiche anti smog di 23 metropoli europee stilando la graduatoria dell’impegno. Graduatoria in cui svetta la città svizzera, meritevole d’aver messo in campo un mix di misure vincenti nella lotta contro l’inquinamento atmosferico. Sul podio anche Copenaghen, che al pari di Zurigo ha visto la riduzione del numero delle automobili e l’introduzione di limiti stringenti alla circolazione dei veicoli maggiormente inquinanti, e Vienna.
Nella classifica appaiono anche due città italiane, Roma e Milano, entrambe però fuori dalla top-ten. Roma si è classificata al 18° posto a causa delle concentrazioni di PM10 e NO2 ancora elevate e spesso oltre i limiti di legge fissati dalla normativa, con la fonte principale causata dal trasporto su strada, che incide per l’85% dell’inquinamento atmosferico in città; inoltre i mezzi del trasporto pubblico – che coprono solo un terzo degli spostamenti urbani – sono in cattivo stato così come le strade percorse, sono appena 112 i km di preferenziale, anche meno dei 115 del 2003. Va meglio a Milano, che nella graduatoria ottiene un 15° posto a pari merito con Barcellona e Praga: il capoluogo lombardo, tuttavia, resta fortemente penalizzato dai livelli alti di inquinamento e le politiche sul traffico risultano ancora non sufficientemente incisive per consentire alla città di competere con gli standard elevati dei grandi agglomerati urbani transalpini.
“È diventato oramai urgente definire un piano di intervento a livello nazionale che incida in maniera netta sulle politiche relative alle fonti di inquinamento – spiega Legambiente che ha collaborato all’indagine -, come più volte annunciato ma ancora mai attivato. Ma anche le città devono fare la loro parte con piani coraggiosi che cambino radicalmente il modo di muoversi in città e puntino su interventi efficaci per il miglioramento della qualità dell’aria. Nonostante si conoscano le cause dell’inquinamento e siano consolidate le soluzioni da mettere in campo per contrastarlo, manca ancora nel nostro Paese la volontà politica e gli strumenti per metterle in campo”.