Smog, incidenti e inquinamento acustico rappresentano un costo per i cittadini europei, costretti a pagare singolarmente circa 750 euro annui
(Rinnovabili.it) – L’inquinamento, il rumore e gli incidenti provocati dal traffico costano ogni anno ai cittadini europei circa 750 euro. La rivelazione arriva da uno studio tedesco redatto dalla Dresden Technical University, che mette in chiaro i costi che gli europei pagano ogni anno, volume d’affari che a livello europeo equivale a 373 miliardi di euro calcolato sui 27 Stati Membri, pari a circa il 3% del PIL dell’intero blocco. Da smentire quindi la credenza che i guidatori siano eccessivamente tassati, i calcoli dell’Università tedesca rivelano infatti che a farne le spese sono anche e soprattutto donne, bambini e anziani, anche se non guidatori.
“Si deve constatare che il traffico di autoveicoli nell’UE è altamente sovvenzionato da altre persone e da altre regioni e lo sarà per le generazioni future: residenti lungo un’arteria, contribuenti, persone anziane che non hanno auto, i paesi vicini, e i figli, nipoti e tutte le generazioni future stanno finanziando il traffico di oggi” si legge nel documento, persone che anche se non guidano si trovano a pagare i costi dell’inquinamento acustico, dell’aria e dei danni causati dagli incidenti. Lo studio, The True Costs of Automobility, ricordando che tali calcoli rappresentano necessariamente un elemento di approssimazione sottolinea il loro valore nel dare un quadro complessivo importante della situazione attuale.
I governi devono fare i conti con il problema, ha detto il prof Udo Becker, che ha condotto lo studio commissionato dal gruppo dei Verdi al Parlamento europeo:. “L’internazionalizzazione dei costi esterni è essenziale in un’economia di mercato. Si tratta di una condizione essenziale per tutto – per il comportamento individuale e per l’innovazione nel settore auto”.
In riferimento al cambiamento climatico ogni combustibile fossile inquina infatti allo stesso modo provocando un danno, che viene caricato economicamente sulle spalle del guidatore. Il conducente però ha delle scelte: può utilizzare la moto per spostarsi, prendere il treno, trasferirsi più vicino al luogo di lavoro per ridurre il proprio impatto ambientale, festeggiando il fatto che le auto prodotte e commercializzate in Europa hanno tassi di efficienza sempre maggiori e di inquinamento sempre più bassi.