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Smog: i piloti cinesi devono esser certificati per atterraggi ciechi

Le autorità aeronautiche della Cina hanno richiesto ai piloti continentali di aggiornare le capacità di atterraggio per essere pronti anche quando la visibilità è inferiore ai 400 metri

Smog: i piloti cinesi devono esser certificati per atterraggi ciechi

 

(Rinnovabili.it) – La cappa di smog che con ormai con regolarità si forma durante i mesi più freddi su Pechino non si limita a danneggiare la salute dei cittadini. A farne le spese sono infatti anche le infrastrutture dei trasporti, autostrade e aeroporti in primis; solo nella settimana prima settimana di ottobre sono stati bloccati ben 47 voli che transitavano dall’aeroporto internazionale.

La situazione sembra essere così disperata che il regolatore dell’aviazione civile cinese ha imposto che tutti i piloti impegnati nelle tratte tra Pechino e i 10 aeroporti più trafficati del paese siano pronti a eseguire “atterraggi ciechi” quando la visibilità è inferiore a 400 metri. A partire dal 1° gennaio, la Civil Aviation Administration of China (CAAC) richiederà ai piloti di aerei commerciali – anche piccoli – ad essere certificati per l’atterraggio strumentale nei voli tra Pechino e le altre grandi città, come Guangzhou, Shanghai e Shenzhen. Attualmente, infatti, solo gli aerei passeggeri di grandi dimensioni, come ad esempio l’Airbus 330 o il Boeing 767, sono tenuti per regolamento ad avere una certificazione per l’atterraggio strumentale (ILS) di seconda categoria. Lo smog è diventato un problema frequente nel paese e questo tipo di atterraggi saranno sempre più utilizzati”, ha commentato un funzionario del CAAC ai media locali. “Fa parte di una serie di misure che l’amministrazione ha deciso di intraprendere per aumentare la puntualità dei voli”.