(Rinnovabili.it) – E’ stato lanciato un nuovo allarme dalla Cina. Nuovo per modo di dire, visto che l’allerta riguarda la presenza elevata di inquinanti che rendono irrespirabile l’aria nella capitale. Da Pechino avvisano infatti che la coltre di smog che ricopre la città non si attenuerà almeno per le prossime 48 ore, fenomeno che ha portato l’Osservatorio meteorologico di Pechino ad emettere un allarme giallo, che mette in guardia la popolazione sul grado di tossicità dell’aria.
Dai monitoraggi pare però che non sia solo Pechino a soffrire “il mal d’aria”, dai dati diffusi anche la municipalità di Tianjin e la provincia di Hebei non offrono ai cittadini la salubrità necessaria a condurre uno stile di vita adeguato.
La buona notizia è che questo allarme è il primo da tre mesi a questa parte ad essere stato lanciato dalle autorità, necessario per proteggere soprattutto bambini e anziani da una esposizione agli inquinanti che può rilevarsi molto dannosa per la loro salute, suggerendo loro di rimanere in casa il più possibile ed evitare le attività, come l’educazione fisica, all’aria aperta.
L’allerta è stata diramata dopo che gli indici del particolato 2,5, ritenute le più dannose per la salute umana, hanno superato durante la notte scorsa i 300 microgrammi per metro cubo, che oggi sono circa 400 contro un massimo di 25 microgrammi raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il meteorologo Li Jing ha informato che il fenomeno ha avuto inizio ieri e un fronte freddo nella notte di Sabato avrebbe trascinato la nube tossica.