Debbio e condizioni meteo sfavorevoli fanno precipitare il livelli di qualità dell’aria nella capitale indiana
Nuova Delhi: per i bambini ogni giornata di smog equivale al fumo di 25 sigarette
(Rinnovabili.it) – Sono ormai quattro giorni che Nuova Delhi si sveglia senza poter vedere il sole. La città è avvolta da fitta coltre di smog che stamane ha fatto passare la qualità atmosferica da “molto insalubre” a “pericolosa”. L’agenzia di monitoraggio parla di valori di particolato schizzati alle stelle in pochissimo tempo, in una corsa al rialzo che non dovrebbe terminare tanto facilmente. Le ultime rilevazioni accessibili riportavano per alcune zone della città, livelli di PM10 intorno a 707 μg/m3 e PM2.5 a 663 μg/m3. Cifre astronomiche, soprattutto se confrontate con i valori massimi giornalieri stabiliti dall’Organizzazione mondiale della Sanità secondo cui non si dovrebbero superare, rispettivamente, i 50 e 25 μg/m3.
Lo smog non è certo una novità per quella che viene considerata oggi la sesta città più inquinata al mondo, ma le condizioni atmosferiche sono degenerate velocemente riempiendo i reparti ospedalieri. A subirne le conseguenze sono soprattutto i più piccoli. “Un bambino che nasce a Delhi respira rapidamente una grande quantità d’aria cattiva che equivale a fumare da 20 a 25 sigarette nel suo primo giorno di vita”, spiega Arvind Kumar, eminente chirurgo polmonare indiano.
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Dietro il pericoloso allarme smog vi è una serie di cause che stanno esacerbando una situazione già di per sé non ottimale. In questi giorni, la pratica stagionale di incendiare i residui colturali nei campi (debbio) per la semina invernale ha letteralmente saturato l’aria nel Punjab e nell’Haryana. Temperature invernali più basse e un’umidità più elevata, associate a una riduzione del vento, stanno ora intrappolando gli inquinanti dell’atmosfera. Le autorità avvertono che la combustione delle stoppie deve ancora raggiungere il picco e che i festeggiamenti del prossimo Diwali (o festa delle luci) – che prevede intensi spettacoli pirotecnici – potrebbero aggravare ulteriormente la situazione. Il mese scorso la Corte Suprema ha autorizzato l’uso di petardi “green” per Diwali con l’obiettivo di limitare l’inquinamento, ma non è ancora chiaro come verrebbe applicata questa regola o se esista davvero un fuoco d’artificio sicuro per l’ambiente.