(Rinnovabili.it) – Sembrano proprio non placarsi le polemiche intorno al Decreto sulle liberalizzazioni. A preoccupare questa volta sarebbe l’art.25 contenuto nel testo del Decreto, che, secondo il Presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, costituisce “una proposta antidemocratica che mette a rischio la salute e la sicurezza dei cittadini”. L’eventuale approvazione del provvedimento, infatti, renderebbe lecita un’operazione di norma non consentita dalle procedure ordinarie e cioè la realizzazione di tutte le opere relative allo smantellamento dei siti nucleari presenti in Italia, che potrebbero diventare potenziali depositi per le scorie. Si tratta di una norma che il Presidente di Legambiente definisce assurdamente pericolosa. “Cancellerebbe l’obbligo di ottenere le autorizzazioni ambientali, urbanistiche e di sicurezza previste per tutte le nuove infrastrutture – ha detto Cogliati Dezza – e sarebbe fortemente antidemocratica perché toglierebbe il diritto di intervento al riguardo ai cittadini e agli Enti locali coinvolti”. Per Legambiente tutto questo sarebbe inaccettabile: la messa in sicurezza delle scorie nucleari è un’operazione che va condotta in maniera adeguata e responsabile, alla luce di specifiche autorizzazioni e nel totale rispetto delle norme. Per questo si è dichiarata disponibile a sostenere i cittadini di tutte le aree che potenzialmente potrebbero essere interessate dalla realizzazione di siti per il deposito delle scorie nucleari.