H&M è la prima grande firma della moda a lanciare una raccolta di abiti usati in tutto il mondo. I clienti potranno consegnare i propri indumenti usati ricevendo in cambio dei buoni acquisto
“Liberasi” dei propri abiti vecchi e fuori moda e ricevere in cambio un buono per comprarne altri. Il sogno di ogni fashion victim diventa anche la nuova politica di responsabilità socio-ambientale adottata dalla catena d’abbigliamento H&M; il celebre marchio di abbigliamento svedese, in un’operazione unica nel suo genere, attiverà da febbraio 2013 un programma di raccolta degli indumenti vecchi e usurati su vasta scala dedicato.
“I nostri sforzi di sostenibilità sono radicati nell’impegno verso la responsabilità sociale e ambientale. Vogliamo fare del bene all’ambiente, ed è per questo che stiamo offrendo ai nostri clienti una soluzione conveniente: poter lasciare i loro capi usurati o difettosi alla H&M”, spiega Karl-Johan Persson, CEO di H & M.
Il servizio, che sarà inizialmente disponibile solo in alcuni negozi selezionati per poi raggiungere tutte i 2700 punti vendita, sarà gestito da uno specialista del settore I: Collect, che farà in modo che tutti i capi siano riutilizzati o riciclati, a seconda dello stato del capo, evitandogli dunque la discarica. Un beneficio per l’ambiente ma anche per il consumatore dal momento che per ogni busta di vestiti consegnata ai negozi H&M, di qualsiasi marca e in qualsiasi condizione, verrà fornito in cambio un buono da 5 euro spendibile in qualsiasi punto vendita della catena. L’obiettivo è quello di trovare soluzioni tecniche per il riciclaggio delle fibre tessili su un’ampia scala, che è anche il motivo per cui H&M ha istituito la sua Conscious Foundation a sostegno dell’innovazione sulla chiusura del ciclo tessile lungo la propria catene del valore.