Multinazionali del petrolio sotto accusa per il riscaldamento globale
(Rinnovabili.it) – Se c’è una cosa che accomuna attori attori e politici è la teatralità. Quando poi l’attore è anche un politico, lo show è assicurato. Lo dimostra l’ultima uscita dell’ex governatore della California, Arnold Schwarzenegger, che durante il South by Southwest film Festival (SXSW) di Austin, in Texas, ha annunciato che la sua intenzione di fare causa alle principali compagnie del petrolio, del gas e del carbone per il loro contributo ai cambiamenti climatici e al degrado ambientale. Ma fosse solo questo, non ci sarebbe da sorprendersi. Schwarzenegger, che ha specificamente accusato Big Oil di “uccidere consapevolmente persone in tutto il mondo”, sta lavorando con diversi studi legali per avviare una vera e propria crociata dai risvolti mediatici assicurati. L’idea è portare alla sbarra i colossi dell’industria per omicidio di primo grado.
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Schwarzenegger ritiene che le compagnie energetiche abbiano il dovere di informare il pubblico dei rischi derivanti dal consumo di combustibili fossili: “È assolutamente irresponsabile sapere che il tuo prodotto sta uccidendo le persone e non ha un’etichetta con le avvertenze, come il tabacco. Ogni distributore di benzina, ogni auto dovrebbe avere un’etichetta, ogni prodotto che contiene combustibili fossili dovrebbe averne una”. A prescindere dal successo finale della causa, “Terminator” spera almeno di fare un po’ di chiasso sui mezzi di comunicazione, usando parole dure contro le grandi multinazionali del fossile. “Se entri in una stanza e sai che stai per uccidere qualcuno, è un omicidio di primo grado. Penso che sia la stessa cosa con le compagnie petrolifere”.
E prosegue: “Non c’è nulla di diverso dal problema del fumo. L’industria del tabacco sapeva da anni che il fumo uccidere le persone, le danneggia e causa il cancro, ma lo ha nascosto al pubblico e l’ha negato. Poi alla fine sono stati portati in tribunale e per questo hanno dovuto pagare centinaia di milioni di dollari. Le compagnie petrolifere sapevano che dal 1959, avevano gli studi secondo i quali si prevedeva un riscaldamento globale a causa dei combustibili fossili. E sapevano che sarebbe stato rischioso per la vita delle persone, che ne avrebbe uccise”.