Arrivano direttamente da un laboratorio d'analisi di Bolzano “cartamela” e “pellemela”, rispettivamente fazzoletti e calzature ottenute dagli scarti di lavorazione della frutta
(Rinnovabili.it) – Una mela al giorno leva il medico di torno, recita un vecchio proverbio. Ma a Bolzano questo frutto è in grado di fare molto di più che mantenerci in salute. Può, infatti, costituire la materia prima seconda per la realizzazione di rivestimenti in ecopelle o fornire le fibre necessarie alla fabbricazione di fazzoletti e o rotoli da cucina da riciclo. A rendere il tutto realtà è stato Hannes Parth che nel 2009 ha fondato il laboratorio di analisi chimiche Frumat srl. Qui i ricercatori hanno iniziato a testare gli scarti della lavorazione industriale agroalimentari, e per la precisione i rifiuti delle mele, per capire se e in che proporzione fosse possibile riciclare questi elementi nella realizzazione di prodotti ecocompatibili. Sono nati così, prima “cartamela” e quindi “pellemela”. “Il primo prodotto che abbiamo realizzato è stata la cartamela – spiega Hannes Parth – un prodotto creato con pura cellulosa arricchita con gli scarti di lavorazione delle mele che dopo la l’iniziale produzione di carta igienica, oggi trova diverse declinazioni sia come rotoli da cucina, fazzolettini da naso, scatole per il packaging. La nostra ricerca e le nostre sperimentazioni però non si fermano e ora siamo impegnati nella realizzazione della ‘pellemela’, un prodotto ottenuto sempre dagli scarti di lavorazione delle mele ma destinato alla legatoria, alle calzature e ai rivestimenti di divani e sedie”.
Attualmente l’attività della società si concentra nella ricerca e nello sviluppo di prototipi ma la produzione industriale di questo tipo di eco prodotti ha già rosee promesse all’orizzonte.
Non solo perché come conferma lo stesso Parth, nel nostro Paese le aziende interessate a produrre utilizzando scarti ottenuti dalla lavorazione industriale di alimenti sono in continuo aumento. A rendere allettante il settore sono anche i dati che vengono dal comparto melicolo: in 5 anni il quantitativo di scarti industriali delle mele – utilizzato per realizzare prodotti ecosostenibili – è passato da 0 a 30 t./mese. Tutte le potenzialità dell’utilizzo di questi sottoprodotti saranno presentati a Cremona nell’ambito di BioEnergy Italy, Green Chemistry Conference and Exhibition e Food Waste Management Conference.