(Rinnovabili.it) – Avrebbe installato un software per truccare i valori delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) su 104mila veicoli. È l’accusa che l’Agenzia per la protezione dell’ambiente americana (EPA) rivolge a Fiat Chrysler (FCA), che adesso rischia una multa astronomica: 4,63 miliardi. L’azienda guidata da Sergio Marchionne non avrebbe comunicato all’Agenzia l’esistenza di questo software. Ma FCA risponde a stretto giro: “Dialoghiamo con l‘EPA da più di un anno”. La notizia è arrivata a pochi giorni da un’altra tappa fondamentale dello scandalo emissioni, con il patteggiamento tra Volkswagen e la giustizia americana. La casa tedesca, da cui tutto era partito, pagherà 4,3 miliardi di dollari per chiudere definitivamente il contenzioso.
A Fiat potrebbe andare molto peggio. “Ancora una volta una casa automobilistica ha assunto una decisione per schivare le regole ed è stata scoperta”, ha commentato l’EPA. Sotto accusa finiscono le versioni diesel di Jeep Grand Cherokee e Dodge Ram, che monterebbero dispositivi in grado di abbassare i valori delle emissioni rilevati in fase di test. L’EPA afferma di aver scovato 8 programmi che apporterebbero queste modifiche, ma l’azienda avrebbe ritirato solo i modelli che montano uno di questi software, senza agire nei confronti degli altri 7. Se la versione dell’EPA venisse confermata, sarebbe una palese violazione del Clean Air Act, la legge federale che fissa i limiti per le emissioni auto.
Fiat in un comunicato si dice “contrariata dal fatto che l’EPA abbia scelto di emettere una “notice of violation” in merito alla tecnologia di controllo delle emissioni impiegata nei motori diesel leggeri da 3.0 litri”. L’azienda di Detroit ribadisce la correttezza del suo operato e si dice estranea allo scandalo emissioni. Non solo, spiega, i sistemi di controllo emissioni impiegati non violano alcuna norma, ma è anche in contatto da tempo con l’EPA. “FCA US – continua il comunicato – ha proposto diverse iniziative per risolvere le preoccupazioni dell’EPA, incluso lo sviluppo di estese modifiche del software delle proprie strategie di controllo, che potrebbero essere immediatamente applicate nei veicoli in questione, per ulteriormente migliorarne le prestazioni in termini di emissioni”.