(Rinnovabili.it) – Lo scandalo emissioni truccate costringe Renault, oggetto di un’inchiesta in Francia, a richiamare 15 mila vetture prima della messa sul mercato. Lo annuncia il ministro dell’Ecologia, Ségolène Royal. Tutto ciò dopo che i controlli in condizioni reali, effettuati dal Ministero, hanno mostrato valori inquinanti che sforano i limiti europei.
«La Renault si è impegnata a richiamare un certo numero di veicoli, 15mila auto, per verificarli e regolarli correttamente in modo che il sistema di filtraggio funzioni». È probabile infatti che, in particolari condizioni di temperatura, questi apparati non garantiscano le performance necessarie a contenere le emissioni.
Secondo Royal, i controlli «dovranno riguardare le emissioni quando la temperatura ambientale è molto alta, oppure sotto i -17 gradi, perché in quelle condizioni l’impianto di filtraggio degli scarichi non lavora più».
Candidati al ritiro per accertamenti sono le Renault Captur, piccoli SUV che montano un motore diesel 1.600 cc da 110 cavalli. Secondo l’azienda, il filtro applicato a questo motore funzionerebbe soltanto a temperature comprese fra i 17 e i 34 °C. Guarda caso, i test vengono condotti esattamente in queste condizioni, fra i 20 e i 30 °C. Ma durante l’inverno, tali soglie vengono ampiamente infrante. Ne consegue un inquinamento potenziale molto più grave.
Il quotidiano on line Les Echos, tuttavia, sospetta che il numero di auto potenzialmente illegali sia molto più alto: circa 700 mila veicoli dovrebbero, secondo il giornale, essere ritirati per una messa a norma. Chi possiede un’auto già in circolazione potrà richiedere da luglio un intervento gratuito di correzione.
È possibile che lo scandalo emissioni cresca ancora, coinvolgendo altri produttori europei dopo il blitz dell’antifrode in alcuni stabilimenti Renault a inizio mese. Nel mirino degli inquirenti francesi, infatti, ci sarebbero motori turbodiesel Energy 1.6 dCi (130 e 160 cavalli), montati anche su automobili Daimler. Applicate a questo motore vi sono centraline Bosch Edc17, simili a quelle dei motori Volkswagen EA 189 finiti nello scandalo dieselgate.