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Legambiente vince: giù l’ecomostro di Scala dei Turchi

Legambiente vince: giù l'ecomostro di Scala dei Turchi(Rinnovabili.it) – Per 24 anni seimila metri cubi di cemento hanno deturpato la spiaggia di Scala dei Turchi (Ag) ma finalmente Legambiente ha vinto la sua battaglia. Dal 1990 l’Associazione ambientalista si batte affinchè l’ecomostro lasci spazio allo stupendo panorama e stamane le ruspe hanno demolito il simbolo della speculazione edilizia degli anni 80 dello scorso secolo. Così oggi è festa grande per Legambiente e per il Fai che sperano ora che la spiaggia ottenga il meritato riconoscimento Unesco.

“La vera notizia è l’inversione di tendenza che segna questa demolizione – ha commentato il presidente di Legambiente Sicilia Mimmo Fontana, presente questa mattina alla Scala dei Turchi – Siamo estremamente soddisfatti non solo perché, dopo tanti anni di battaglie, viene restituita tutta la sua bellezza a una spiaggia meravigliosa, ma anche perché quanto accaduto oggi è sintomo di una cultura che, piano piano, sta finalmente cambiando. Sta cambiando l’atteggiamento di alcune Procure, che hanno cominciato a diffidare i comuni che non abbattono le speculazioni edilizie, ed è cambiato quello dell’amministrazione di Realmonte, che finalmente si è mossa per agevolare questa demolizione e far inserire la spiaggia di Scala dei Turchi tra i beni Unesco”.

I lavori dell’albergo iniziarono nel 1989 ma nel 1992 vennero bloccati per ordine della magistratura a causa anche delle ripetute denunce che Legambiente presentò a partire dal 1990. A questo punto lo scheletro di un lotto era già stato realizzato e fino a stamane ha deturpato il paesaggio costiero.

“Questa giornata ci dà enorme allegria e ci infonde nuova forza per continuare la nostra battaglia per la bellezza, che è la più grande risorsa del nostro Paese, e per il rispetto della legalità – ha aggiunto il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – e soprattutto lancia un monito ai sindaci e alla classe politica su quale sia la strada giusta da perseguire perché ci dice che solo abbattendo gli abusi questo paese può tornare a far sorridere i suoi territori”.

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